La foto del giorno: lotta all'ultimo insulto per la Casa Bianca

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il Giornale ESTERI

Quella che sta per finire negli Stati Uniti è stata una campagna bestiale. Tra Kamala Harris e Donald Trump (e rispettivi staff e sostenitori) è andata in scena una gara all’ultimo insulto. E non è ancora finita. Se per il team Harris, il tycoon è in ordine sparso "un fascista, un meschino, un dittatore, un tiranno, un corrotto", per Donald e chi gli gravita intorno, l’attuale vicepresidente è invece "diavolo, prostituta, stupida, minorata mentale, alcolizzata", e via così, in un crescendo che nemmeno nei peggiori bar del Bronx dopo una serata ad alto tasso alcolico. (il Giornale)

Ne parlano anche altri giornali

La vittoria di Donald Trump è netta e istruttiva. Il profumo dei vincitori è irresistibile, per tanti italiani. (Corriere della Sera)

Il Partito Repubblicano, sotto la sua guida, ha dimostrato che è possibile costruire una coalizione vincente che attraversa le tradizionali linee etniche e demografiche, unendo gli elettori attorno a preoccupazioni concrete e immediate. (Fanpage.it)

Quando fu eletto per la prima volta, nel 2016, Trump era un outsider della politica, che era riuscito a imporsi nelle primarie del partito Repubblicano, ma non aveva ancora riplasmato il partito a propria immagine. (il manifesto)

"So cosa farà Trump"

Lo dice in merito all’Adnkronos Gianluca Pastori, ricercatore dell’Ispi (Istituto per gli studi di politica internazionale). Il rischio è grande anche perché a fare freno alle future politiche del tycoon statunitense c’è “un’Europa molto meno coesa” e si prospetta “un brutto scenario”. (Il Giornale dell'Umbria – il giornale on line dell'Umbria)

A un certo punto gli altri sassi congiurerebbero per toglierseli di torno finché, con l’aiuto dei gabbiani, li getterebbero nel mare. Si dice che, se Donald Trump e Kamala Harris fossero due sassi, passerebbero il tempo a lanciarsi granelli di sabbia e litigando come due galli, insultandosi e gettando lo scompiglio su tutta la spiaggia circostante. (L'Opinione delle Libertà)

Un vantaggio pari, e forse anche maggiore, rispetto all'ultima volta. Funzionari rispettati, ma che si sono rivelati completamente sbagliati per lui. (il Giornale)