Pubblicati i dati del regime di ravvedimento del concordato preventivo biennale

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Informazione Fiscale ECONOMIA

Ufficiale: nel cassetto fiscale dei contribuenti titolari di partita IVA è disponibile il file con i dati del regime di ravvedimento “speciale” previsto nell'ambito del concordato preventivo per le partite IVA L’Agenzia delle Entrate ha pubblicato i dati del regime di ravvedimento speciale (o ravvedimento bonario, il condono previsto nell’ambito dello strumento del concordato preventivo biennale) nel cassetto fiscale dei contribuenti titolari di partita IVA. (Informazione Fiscale)

Su altri media

Con la definitiva approvazione della legge di conversione del D.L. 113/2024 (cd. Decreto omnibus), in materia di concordato preventivo biennale, oltre alla riduzione alla metà delle soglie per l’applicazione delle sanzioni accessorie, è stato introdotto il ravvedimento speciale per i soggetti ISA. (Euroconference NEWS)

Un capitolo importante relativo al nuovo strumento è quello della determinazione dei contributi: il reddito concordato dal titolare di partita Iva con l'Agenzia delle Entrate può essere utilizzato per calcolare i contributi? La risposta non è la stessa per tutti. (QuiFinanza)

Online il calcolatore AdE per quantificare la flat tax sui redditi omessi dal 2018 al 2022 e godere della sanatoria riservata a chi aderice al CPB. (PMI.it)

Concordato preventivo biennale: nel cassetto fiscale il costo dell’adesione al ravvedimento

Dal 14 ottobre l’Agenzia delle Entrate ha messo a disposizione, all’interno del cassetto fiscale di ciascun contribuente ISA, una tabella utile per calcolare l’imposta sostitutiva dovuta per l’adesione alla mini-sanatoria correlata al concordato preventivo biennale. (Ipsoa)

Dal 14 ottobre è disponibile sul sito dell’Agenzia delle Entrate la tabella utile per calcolare l’imposta sostitutiva dovuta per l’adesione alla sanatoria per il periodo 2018-2022 correlata al concordato preventivo biennale. (BibLus)

Viene, ad esempio, affrontato il caso del contribuente forfetario che nel 2023 non supera il limite di ricavi e compensi pari a 85.000 euro, ma fuoriesce dal regime agevolato dal 2024, per effetto di una causa ostativa verificatasi nel 2023; si pensi, ad esempio, al conseguimento di redditi di lavoro dipendente per un importo superiore a 30.000 euro o al possesso di quote di partecipazione in società di persone. (Eutekne.info)