"Chi sono i migliori?", "Noi, noi, noi!". Delmastro incita i nuovi agenti della penitenziaria. Iv: "Rievoca il coro fascista"

Chi sono i migliori?, Noi, noi, noi!. Delmastro incita i nuovi agenti della penitenziaria. Iv: Rievoca il coro fascista
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la Repubblica INTERNO

“Chi sono i migliori?”, “Noi, noi, noi, i migliori siamo noi”. Il sottosegretario meloniano alla Giustizia Andrea Delmastro incita i 300 nuovi agenti della polizia penitenziaria durante la cerimonia di giuramento del 190esimo corso di formazione a Verbania. Che rispondono in coro “noi, noi” di mussoliniana memoria. La scena, ripresa in un video, per il senatore di Italia viva Enrico Borghi “rievoca inevitabilmente il coro fascista di mussoliniana memoria” e ha presentato una interrogazione al ministro della Giustizia sulla “condotta del sottosegretario” se “consono all’occasione, al suo ruolo istituzionale e alla solennità della cerimonia” - Leggi l'articolo - L'interrogazione al Senato “Anche le prove con il sottosegretario in caserma” (la Repubblica)

Su altri media

ROMA – Suicidi in carcere, è emergenza disperata. Ancora una denuncia sull’emorragia di vite nelle case circondariali italiane, come già denunciato dalle Camere Penali di tutta Italia. E alle tante denunce si aggiunge, oggi, quella autorevole del Sappe, sindacato di polizia penitenziaria. (malpensa24.it)

(Adnkronos) – “E’ allucinante e allucinogena la polemica strumentale della sinistra, che dimostra due cose: uno, che vivono fuori dal mondo e che non hanno mai assistito a un giuramento della polizia penitenziaria, che da decenni urla questo motto. (CremonaOggi)

Sono giovani di tutta Italia che hanno terminato il 183° corso di formazione nella scuola Rap di Pallanza e ora sono stati assegnati alle carceri di tutto il Paese. (La Stampa)

Scontro tv, Bocchino manda ai matti Furfaro in due parole sul giuramento degli agenti penitenziari (video)

Vi dicevo ieri che diventa sempre più difficile raccontare la follia: mentre ci provi, ti domandi se il vero matto non sei tu, che credi di star qui a scrivere nel tinello di casa tua mentre ti trovi requisito in una stanza dalle pareti imbottite e non lo sai. (Nicola Porro)

C’è Italo Bocchino che fa sacramentare Marco Furfaro. E Carlo Calenda che manda garbatamente a quel paese uno dei due padroni di casa, Luca Telese, sotto gli occhi esterrefatti della sodale Marianna Aprile. (Liberoquotidiano.it)

Antefatto: Scontro tra l'esagitato Marco Furfaro del Pd e il pacato Italo Bocchino a "In Onda". (Secolo d'Italia)