De Pascale e la sfida della sanità in Emilia-Romagna
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Michele de Pascale, neo presidente dell'Emilia-Romagna, si trova ad affrontare una delle sfide più complesse del suo mandato: la definizione della giunta regionale, con particolare attenzione alla sanità, settore cruciale non solo per la responsabilità che comporta, ma anche per il peso sul bilancio regionale. De Pascale, forte di un risultato elettorale significativo, ha espresso la volontà di agire rapidamente, consapevole delle aspettative elevate che accompagnano il suo incarico.
La sanità, infatti, rappresenta una delle priorità assolute per la nuova amministrazione, soprattutto in un contesto post-alluvione che ha messo a dura prova le infrastrutture e i servizi della regione. De Pascale ha già manifestato l'intenzione di assumere il ruolo di commissario alla ricostruzione, posizione che difenderà con determinazione, scoraggiando eventuali alternative. In questo scenario, la scelta di un tecnico alla Salute appare quasi inevitabile, per garantire competenza e continuità nella gestione di un settore così delicato.
Il generale Francesco Figliuolo, attuale commissario, andrà in pensione dalle forze armate il 27 dicembre, mentre il suo incarico da commissario scadrà il 31 dello stesso mese. Questo passaggio di consegne rappresenta un momento cruciale per la regione, che dovrà affrontare non solo la ricostruzione post-alluvione, ma anche le sfide quotidiane legate alla gestione sanitaria.
Nel frattempo, de Pascale ha avviato un dialogo con il governo centrale, ottenendo un primo sì dal vicepremier Antonio Tajani riguardo al "patto repubblicano" per la ricostruzione.