La prigionia di Cecilia Sala, Gaza e il Te Deum di Ben

La prigionia di Cecilia Sala, Gaza e il Te Deum di Ben
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Tempi.it INTERNO

Come fare una donazione alla Fondazione di padre Aldo in Paraguay, cosa ha scritto Tempi sul conflitto in Israele. Lettere di inizio anno Caro direttore, mi pare sempre più chiaro che la giornalista Cecilia Sala è stata imprigionata in Iran come pedina di scambio per ricattare l’Italia e gli Stati Uniti. Nonostante le autorità di quel paese dicano che «ha violato le leggi islamiche», tendo a credere che sia vero quel che scrivono molti giornali e cioè che sia una forma di ritorsione (per poi giungere a uno scambio) per quell’ingegnere fermato a Malpensa (Tempi.it)

La notizia riportata su altri media

Oppure il suo caso potrebbe essere collegato a quello di Mohammad Abedini Najafabadi, il cittadino iraniano arrestato a Malpensa. Il carcere di Evin, dove si trova Cecilia Sala «è il simbolo della repressione di ogni forma di dissenso in Iran». (Il Nord Est)

Al momento il suo caso è sotto inchiesto, l’Iran ha tenuto a precisare che il fermo “è stato eseguito secondo la normativa vigente ed è stata informata l’ambasciata italiana a Teheran”. Ha violato le leggi islamiche: così il governo iraniano ha giustificato l’arresto della giornalista Cecilia Sala, rinchiusa da dodici giorni nel carcere di Evin. (Nicola Porro)

Sergio Mattarella sceglie il discorso di fine anno per lanciare un appello alla liberazione della giornalista arrestata in Iran. Nessun accenno al regime degli ayatollah, nessuna ingerenza nella trattativa in corso con Teheran… (L'HuffPost)

Perché la pressione dei media è fondamentale per riportare a casa Cecilia Sala

Però sul piano politico vorrei fare alcune considerazioni": Vittoria Baldino, deputata del Movimento 5 Stelle, lo ha detto in collegamento con L'Aria che tira su La7 a proposito della giornalista italiana arrestata in Iran e rinchiusa nel carcere di Evin dal 19 dicembre scorso. (Liberoquotidiano.it)

È ormai accertato che la giornalista è stata ammanettata come ritorsione per l'arresto avvenuto tre giorni prima a Malpensa dell'ingegnere svizzero-iraniano Mohammad Najafabadi Abedini, su mandato della magistratura americana. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La pressione della stampa è essenziale, come sottolineato su X dallo scrittore di bestseller americano Don Winslow. Ma cresce anche il sostegno internazionale sulla vicenda. (WIRED Italia)