Debito comune e riforme: utopia o necessità?

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Corriere della Sera ECONOMIA

Due sono le condizioni orizzontali indispensabili per avviare il Piano Draghi: gli investimenti e la governance. E non sono separabili: chi dice sì al Debito comune deve fare anche le riforme per un’Europa più integrata. Più investimenti e più Europa sono due facce della stessa medaglia. L’analisi di Draghi è chiara e allarmante: non c’è futuro per l’Ue senza cambiamenti profondi, senza un balzo in avanti. (Corriere della Sera)

La notizia riportata su altri giornali

La transizione dell’economia europea verso fonti di energia pulita prosegue a ritmo sostenuto. Gli incrementi annuali di energia solare ed eolica potrebbero persino infondere un po’ di ottimismo, poiché alcuni paesi sono sulla buona strada per raggiungere i loro obiettivi in materia di energie rinnovabili. (Lavoce.info)

L'Europa ha perso terreno prezioso. Ha sposato la globalizzazione a tutto campo, abbandonando di fatto l’industria, curandosi più di regole e dogmi, soprattutto sulla transizione energetica, che della competitività. (ilmessaggero.it)

Ascolta: La nuova mappa dell'oro. E il paradosso pesca: importiamo più di quanto peschiamo Ed evitare, insomma, di ripetere gli errori commessi 30 anni fa, all’alba dell’era di Internet, da cui deriva in gran parte il ritardo di produttività cumulato con i cugini al di là dell’Atlantico, dovuto proprio «all’incapacità dell’Ue di capitalizzare sulla rivoluzione digitale negli anni Novanta». (ilmessaggero.it)

Draghi: “Paesi Ue troppo piccoli, un danno i dazi con gli Usa”. Lagarde frena sul taglio dei tassi

È il caso, ad esempio, della vicenda Unicredit- Commerzbank. I tedeschi si oppongono. (Italia Oggi)

Daniel Gros è direttore dell’Institute for European Policymaking della Bocconi. Giorgio Presidente è un ricercatore postdoc all’Institute for European Policymaking della Bocconi Il rapporto sul “Futuro della Competitività europea” presentato dall’ex premier italiano Mario Draghi lancia un forte appello per riforme economiche volte a fermare il declino relativo dell'Europa. (la Repubblica)

Mario Draghi torna ad illustrare il suo Rapporto sulla competitività in un incontro presso il think tank Bruegel e rilancia le esigenze già poste a inizio settembre. Con un monito ulteriore: il protezionismo rispetto agli States non ci aiuterebbe. (la Repubblica)