Follia in Guinea, almeno 56 morti per un rigore contestato
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Un bilancio tragico, purtroppo tutt'altro che definitivo, parla di 56 morti accertati. Siamo a Nzenekore, la seconda città della Guinea, dove ieri si è svolta la finale di un torneo dedicato al presidente Mamadi Doumbouya tra la formazione locale e il Labé. I media locali riferiscono che gli scontri sono iniziati dopo una decisione contestata dell'arbitro, che ha concesso un calcio di rigore dubbio ai padroni di casa: dal settore ospiti sono prima piovute in campo pietre e altri oggetti pericolosi, poi la situazione è degenerata fino all'invasione di campo. (La Gazzetta dello Sport)
Ne parlano anche altri giornali
Ultimo aggiornamento 2 Dicembre 2024 15:51 di Giancarlo Spinazzola Tragedia in Guinea durante una partita di calcio: ben 56 morti per un calcio di rigore, il dato è allucinante (Rompipallone – News sul calcio nazionale e internazionale)
Secondo i media guineani, la partita era inserita in un torneo organizzato per celebrare il leader della giunta della Guinea, Mamadi Doumbouya, che nel 2021 prese il potere con un colpo di stato (La Gazzetta dello Sport)
I giocatori di Labé avrebbero contestato questa decisione, prima che il campo fosse invaso. Secondo RFI, la situazione è degenerata negli ultimi istanti della finale del torneo di calcio "Generale Mamadi Doumbouya" tra la squadra di N'Zérékoré e quella di Labé, quando è stato fischiato un rigore a favore di N'Zérékoré. (Eurosport IT)
«Il governo condanna gli incidenti che hanno funestato la partita tra Labe e N'Zerekore», ha scritto Amadou Oury Bah su Facebook. Sono almeno 56 le persone morte ieri negli scontri tra tifosi durante una partita di calcio a N'Zerekore, nella Guinea sud-orientale: lo ha reso noto il governo. (Gazzetta del Sud)
L’opposizione ha accusato l’esecutivo di essere “direttamente responsabile” dell’immane tragedia. Il bilancio diffuso dal governo, ancora provvisorio, parla di almeno 56 tifosi morti. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Decine di morti per gli scontri durante la partita: pietre contro l'arbitro e commissariato bruciato (Goal Italia)