Caro energia, gare azzerate e oneri in bolletta: perché i rincari non sono solo colpa della guerra
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C’è chi se la prende con Volodymyr Zelensky perché ha bloccato il transito del gas russo dall’Ucraina. Chi con il vento che non soffia in Nord Europa, riducendo la produzione eolica. Chi con l’inverno rigido che metterebbe alla prova le riserve di gas. Non basta una newsletter per entrare in ciascuna di queste discutibili spiegazioni dei nuovi aumenti delle bollette. Nella calza della Befana quest’anno invece io trovo il carbone delle ragioni sconvenienti: se in Italia paghiamo (e verosimilmente pagheremo) bollette elettriche fra le più care al mondo, è anche colpa nostra. (Corriere della Sera)
La notizia riportata su altri media
Dopo aver raggiunto i massimi livelli a seguito della decisione di ridurre le forniture di gas dalla Russia (uno dei fattori che ha portato alla crisi tedesca) a causa dell’invasione dell’Ucraina, adesso lo spettro del caro energia sembra tornare: con l’interruzione del gas russo via Ucraina dal primo gennaio 2025, il prezzo del metano è passato in pochi giorni da 35,23 euro al megawattora a 47,33 euro (un aumento del 34,37%). (Corriere del Trentino)
Le... L'inizio del 2025 segna una preoccupante ripresa dei rincari energetici per famiglie e imprese del territorio anconetano . (Virgilio)
Secondo i dati comunicati da Arera, l'Authority per l'energia, nel primo trimestre del 2025 l'elettricità e il gas mostreranno rincari tra il 10 e il 18%. Le tensioni internazionali incombono sempre e il metano alla Borsa di Amsterdam ha raggiunto il livello dei 50 euro al Megawattora, rispetto ai 30 euro di dodici mesi fa. (TGR Lombardia)
Rincari luce e gas, Cna: «Più protezione contro i picchi di costo, servono politiche di sostegno al settore produttivo» (Cronache Fermane)
“Nelle ultime settimane il mercato del gas naturale è tornato ad aumentare superando il tetto dei 50 euro al megawattora, un limite che non veniva sfiorato da quindici mesi a questa parte”, sottolinea il presidente di Cna Piemonte Giovanni Genovesio che evidenziando il rischio di “un aumento esponenziale dei costi che metterebbe a rischio la debole crescita del Pil allontanando l’obiettivo del 1,2 %” sollecita “il rafforzamento delle azioni di controllo da parte del Governo per evitare questi eccessi”. (Radio Gold)
"Siamo preoccupati. Leggi tutta la notizia (Virgilio)