Un Forte Terremoto Colpisce Il Myanmar, Panico Nella Regione E Raccolte Fondi Internazionali
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Alle 14.20 ora locale (le 7.50 in Italia), un violento sisma di magnitudo 7.7 ha scosso il centro del Myanmar, con epicentro a soli 16 chilometri a nord-ovest di Saigang, a una profondità di 10 chilometri. La scossa, avvertita distintamente anche a Bangkok e nella Cina sud-occidentale, ha provocato crolli diffusi, distruggendo abitazioni e infrastrutture, mentre il numero delle vittime, ancora provvisorio, sembra destinato a salire rapidamente.
Carlo Doglioni, presidente dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv), ha spiegato che il terremoto rientra in un contesto tettonico noto, dove la placca indiana scivola sotto quella asiatica a una velocità di circa 4 centimetri l’anno, generando movimenti transpressivi che favoriscono eventi sismici di elevata intensità. «Si tratta di dinamiche attese in questa zona», ha sottolineato Doglioni, «dove le deformazioni sono dieci volte più rapide rispetto a quelle osservabili in Italia».
Mentre le squadre di soccorso cercano di raggiungere le aree più colpite, la Croce Rossa Internazionale ha lanciato un appello per una raccolta fondi urgente, definendo la situazione «drammatica» e invitando alla solidarietà per sostenere la popolazione locale. Parallelamente, Caritas Ambrosiana si è mobilitata stanziando immediatamente 25.000 euro e avviando una campagna di sostegno, in coordinamento con le diocesi di Myanmar e Thailandia.
Le immagini che giungono dalla regione mostrano interi villaggi ridotti a macerie, mentre le autorità locali faticano a valutare l’entità dei danni, complici le difficoltà logistiche e le comunicazioni interrotte. Sebbene non sia ancora possibile tracciare un bilancio definitivo, è chiaro che l’impatto del sisma sarà di lunga durata, richiedendo interventi strutturali e umanitari prolungati.