Trump, come la Cina si prepara al suo ritorno
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Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca potrebbe avere un impatto rilevante sull’economia cinese. Come ricorda infatti Reuters, la politica commerciale aggressiva messa in campo dal tycoon durante il primo mandato, caratterizzata da dazi e limitazioni alle esportazioni tecnologiche, ha dato vita a conflitti commerciali che hanno deteriorato le relazioni tra le due maggiori economie mondiali. Di fronte alla prospettiva di nuove misure punitive, Pechino sarebbe dunque pronta ad attuare una strategia diversa rispetto a otto anni fa, puntando su una maggiore autosufficienza tecnologica, consolidando le relazioni con i partner internazionali e accumulando riserve finanziarie per sostenere l’economia interna, peraltro attualmente più fragile rispetto al 2016 (WIRED Italia)
Ne parlano anche altre testate
LA CINA E TRUMP L’elezione di Donald Trump come 47° presidente degli Stati Uniti è stata accolta freddamente nella Repubblica Popolare Cinese. Il ritorno del tycoon alla Casa Bianca non cambierà drasticamente la traiettoria della competizione strategica tra le due potenze, ma potrebbe innescare tra loro un’ennesima dura fase negoziale. (Limes)
Il rapporto tra Cina e Stati Uniti è probabilmente la più importante relazione bilaterale al mondo e dalla nuova presidenza Trump ci si attende sia continuità che discontinuità, un destino comune anche alla piattaforma della candidata sconfitta, Kamala Harris. (ISPI)
Forse la più importante, per gli interessi americani. «È imprevedibile, ma potrebbe anche essere influenzabile». (il manifesto)
Il presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump, già alla Casa Bianca dal 2017 al 2021, ha promesso di imporre dazi del 60 per cento su tutti i beni importati dalla Cina, un’aliquota molto più alta di quelle – tra il 7,5 e il 25 per cento – applicate durante il suo primo mandato. (Start Magazine)
Se non vogliamo che l’esito delle elezioni americane di questa settimana si trasformi in un incubo per l’Europa, dobbiamo riconoscere che siamo all’alba di una nuova era che richiede un deciso ripensamento delle priorità, della postura e dei meccanismi di governance europei. (ilmattino.it)
Uno è da qualche settimana il presidente eletto degli Stati Uniti, in attesa di entrare in carica nel gennaio 2017. Donald Trump alza la cornetta del telefono. (WIRED Italia)