Liste d’attesa, buio sui fondi: nel 2023 speso meno del 30%
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Sull’utilizzo effettivo dei fondi messi a disposizione in questi anni per l’obiettivo prioritario di abbattere le liste d’attesa in sanità domina il buio fitto. E nemmeno i pochi sprazzi di luce che si aprono dopo una faticosa ricerca dei dati appaiono incoraggianti. Lo spiega la Corte dei conti nell’ampia relazione pubblicata ieri dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato (delibera 90/2024, relatore Giampiero Pizziconi), che in 180 pagine tenta una complicatissima ricognizione del quadro delle liste d’attesa generate dal Covid sfociata in due esiti centrali: un monitoraggio complessivo è nei fatti ancora da costruire, perché i controlli messi in campo fin qui non hanno funzionato, e sui fondi 2023 che è stato possibile ricostruire l’utilizzo è molto parziale, e spesso scollegato all’effettiva riduzione delle liste d’attesa. (Il Sole 24 ORE)
Ne parlano anche altri media
Il decreto DL73/2024 introduce misure per migliorare le liste d'attesa in Italia, attraverso la digitalizzazione e il potenziamento delle risorse. (Agenda Digitale)
La situazione delle liste d'attesa in Italia continua a essere critica e di recente la Corte dei Conti ha criticato la metodologia con cui sono stati assegnati i 2 miliardi stanziati per ridurle tra il 2020 e il 2024. (QuiFinanza)
I dati latitano e sui metodi utilizzati per ridurre le liste d’attesa emergono forti criticità. Il giudizio della Corte dei Conti, nell’analisi sulla riduzione delle liste d’attesa per le prestazioni non erogate durante l’emergenza Covid, è tutt’altro che positivo. (LA NOTIZIA)
Il controllo sull’attuazione delle misure assunte durante l’emergenza pandemica, con oltre 2 miliardi di euro stanziati per la riduzione delle liste d’attesa tra il 2020 e il 2024, ha evidenziato criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei, stante il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili. (Finanza Repubblica)
Questo quanto emerge dall' analisi sulla Riduzione delle liste di attesa relative alle prestazioni non erogate durante l'emergenza Covid, approvata con delibera dalla Sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato della Corte dei conti, in cui si sottolinea "il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili". (Alto Adige)
Taglio delle liste d’attesa con fondi Covid non spesi e risorse per 343 milioni alla società Autostrade dello Stato. Il primo emendamento prevede che le risorse erogate alle Regioni per fronteggiare l’emergenza Covid nel 2020 e 2021 possono essere utilizzate entro il 31 dicembre 2025 per garantire l’attuazione dei piani di recupero per le liste d’attesa, attraverso il ricorso alle prestazioni aggiuntive e ai privati accreditati. (Il Sole 24 ORE)