Corte conti: nebbia fitta sulle azioni di contrasto e sull’impiego dei fondi anti liste d’attesa. Nel periodo Covid e post Covid risorse in funzione “tappa-disavanzi”

Corte conti: nebbia fitta sulle azioni di contrasto e sull’impiego dei fondi anti liste d’attesa. Nel periodo Covid e post Covid risorse in funzione “tappa-disavanzi”
Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Sanità24 SALUTE

Il controllo sull’attuazione delle misure assunte durante l’emergenza pandemica, con oltre 2 miliardi di euro stanziati per la riduzione delle liste d’attesa tra il 2020 e il 2024, ha evidenziato criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei, stante il mancato utilizzo di flussi informativi nazionali e di sistemi informativi strutturati, allo stato non disponibili. (Sanità24)

Se ne è parlato anche su altre testate

Lo prevede un emendamento dei relatori presentato al decreto legge fisco all'esame della commissione Bilancio in Senato. (Il Messaggero Veneto)

Arrivano 343 milioni di euro per rafforzare il patrimonio di Autostrade dello Stato, la società in-house del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, interamente controllata dal MEF e istituita nell’aprile scorso per la gestione di tratte autostradali. (LA STAMPA Finanza)

"Criticità nella metodologia adottata, basata su dati autocertificati da parte di Regioni e Province autonome che appaiono non omogenei". (La Gazzetta del Mezzogiorno)

Taglio alle liste d'attesa con fondi Covid non spesi

Il decreto DL73/2024 introduce misure per migliorare le liste d'attesa in Italia, attraverso la digitalizzazione e il potenziamento delle risorse. (Agenda Digitale)

Lo spiega la Corte dei conti nell’ampia relazione pubblicata ieri dalla sezione centrale di controllo sulla gestione delle amministrazioni dello Stato (delibera 90/2024, relatore Giampiero Pizziconi), che in 180 pagine tenta una complicatissima ricognizione del quadro delle liste d’attesa generate dal Covid sfociata in due esiti centrali: un monitoraggio complessivo è nei fatti ancora da costruire, perché i controlli messi in campo fin qui non hanno funzionato, e sui fondi 2023 che è stato possibile ricostruire l’utilizzo è molto parziale, e spesso scollegato all’effettiva riduzione delle liste d’attesa. (Il Sole 24 ORE)

Sulla riduzione delle liste di attesa conseguente all’emergenza pandemica, per cui sono stati stanziati oltre 2 miliardi di euro tra il 2020 e il 2024, la Corte dei conti ha rilevato alcune criticità nel coordinamento e nel monitoraggio da parte delle regioni e del ministero della Salute. (Start Magazine)