Vent'anni senza Alberto Sordi: le 5 interpretazioni indimenticabili

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Sono trascorsi venti anni dalla morte di Alberto Sordi, venti anni senza uno dei più grandi interpreti della storia del cinema italiano. Quasi duecento film alle spalle, molti dei quali con i migliori registi del panorama nostrano: da Federico Fellini a Ettore Scola, passando per Mario Monicelli e Dino Risi, fino a Sergio Corbucci e Steno. Sono trascorsi venti anni dall’addio all’”Albertone nazionale”, ma la sua impronta sulla cinematografia italiana è ancora palpabile, vivida. (ilGiornale.it)

Su altri giornali

La storica figura di Alberto Sordi, il grande attore romano scomparso il 24 febbraio 2003, è sempre stata avvolta da un'aura particolare, prima dovuta al suo grande successo poi alle torbide questioni ereditarie che hanno coinvolto membri della sua famiglia e uomini di sua fiducia. (Money.it)

Il 24 febbraio del 2003 moriva Alberto Sordi, uno dei più importanti e amati attori del cinema italiano. La vita, la carriera, aneddoti e curiosità. Vent’anni fa moriva ad 82 anni Alberto Sordi, uno dei più importanti attori di tutti i tempi. (Wondernet Magazine)

Una sorta di adozione affettiva che Rutelli, oggi presidente dell'Anica, ha sempre tenuto per sé e che ora alla vigilia del ventesimo anniversario della scomparsa dell'attore romano, morto il 24 febbraio del 2003, svela all'Agi. (L'HuffPost)

Ci lasciava 20 anni fa un attore irripetibile, Alberto Sordi. Coincidenza ha voluto che nel 2003, quando morì Sordi, si stesse avvicinando una guerra quella all’Iraq, promossa dagli Stati Uniti d’America, guidati all’epoca da G. (L'AntiDiplomatico)

Tutta una serie di situazioni sembravano superate dopo la riunione nel pre-partita con il Barcellona, invece si ripropongono da inizio anno ininterrottamente SORPRESA – Lorenzo Minotti ha parlato così del successo del Bologna sull’Inter su Sky Sport: «La vittoria del Bologna è meritata, ha fatto un primo tempo clamoroso. (Inter-News)

Il 24 febbraio di 20 anni fa moriva Alberto Sordi. Sordi non è stato solo un grande attore ma anche un attento regista, pronto a rappresentare l'italia arte di arrangiarsi e la tragicomica evoluzione sociale dell'italiano medio dal dopoguerra in poi. (Adnkronos)