Biden umiliato nella sfida tv con Trump: «Confuso e balbettante». I dem tentati dal cambio, cosa succede ora

Biden umiliato nella sfida tv con Trump: «Confuso e balbettante». I dem tentati dal cambio, cosa succede ora
Articolo Precedente

next
Articolo Successivo

next
ilmessaggero.it SALUTE

«Abbiamo un problema» è la frase che si ripetono i vertici del partito democratico, senza sosta, dopo la performance «disastrosa» di Joe Biden nel dibattito di giovedì sera. Un disastro che in molti si aspettavano e che ha fatto scomodare la vicepresidente Kamala Harris, che subito dopo lo scontro con Trump ha parlato alle principali reti americane per tranquillizzare gli elettori e soprattutto il partito: «È stata una partenza lenta, questo è chiaro a tutti», ha detto. (ilmessaggero.it)

La notizia riportata su altri giornali

Mentre anche il New York Times prende posizione: «Per servire il suo paese, dovrebbe lasciare la corsa», scrive il comitato editoriale invitandolo a fare un passo indietro. Per questo dopo il dibattito con Donald Trump tutti gli occhi sono puntati su di lei. (Open)

L'ex first lady Michelle Obama Ascolta ora 00:00 00:00 (il Giornale)

La disastrosa performance nel duello con l'avversario Donald Trump ha scioccato i Dem: Nell'editoriale dal titolo: "Per servire il suo Paese, il presidente Biden dovrebbe lasciare la corsa" si legge la dura bocciatura. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Il Nyt chiede a Biden di ritirarsi, non è più all'altezza

Il New York Times chiede un passo indietro a Joe Biden nella corsa per la riconferma alla Casa Bianca dopo il primo faccia a faccia in diretta tv tra il presidente americano e l'ex presidente Donald Trump in vista delle elezioni di novembre. (Adnkronos)

Il presidente americano: "Non sono giovane come un tempo, ma so dire la verità" (LAPRESSE)

"Biden - si legge nel fondo - ha affermato di essere il candidato con le migliori possibilità di affrontare questa minaccia di tirannia e di sconfiggerla. La sua argomentazione si basa in gran parte sul fatto di aver battuto Trump nel 2020. (la Repubblica)