Trump sceglie il fedelissimo Patel per l'Fbi: dalla chiusura della sede di Washington ai licenziamenti di massa, cosa diceva dell'agenzia federale
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Il 44enne di origini indiane è solo l'ultimo nome controverso scelto dal tycoon per la sua nuova amministrazione. Ma i senatori repubblicani più moderati potrebbero opporsi È Kash Patel l’uomo scelto da Donald Trump come nuovo direttore dell’Fbi, l’agenzia federale che si occupa di antiterrorismo e intelligence interna. L’annuncio del presidente-eletto degli Stati Uniti è arrivato dal suo social Truth ed è destinato a generare una nuova ondata di polemiche. (Open)
Su altre fonti
"L'attuale direttore dell'Fbi Chris Wray - ha spiegato Sullivan - è stato in realtà nominato da Donald Trump. (Il Messaggero Veneto)
E oggi il commento politico è di @AndreaBulleri che ci spiega come si stia tornando a parlare di finanziamento pubblico dei partiti, con @AnnaGuaita andiamo in America dove Donald Trump ha deciso chi guiderà l’Fbi nei prossimi anni, in Siria prosegue l’avanzata delle truppe contro Assad ma in questo nuovo conflitto ci sono anche altre forze in campo come ci spiega nella sua analisi @LorenzoVita, del prossimo Festival di Sanremo firmato da Carlo Conti e del suo cast particolarmente variegato ci parla l’esperto di musica del Messaggero @MattiaMarzi (ilmessaggero.it)
Donald Trump ha nominato Kash Patel come nuovo direttore dell’FBI con l’intento di rivoluzionare l’agenzia federale ritenuta il cuore pulsante del cosiddetto “Deep State” a Washington, una mossa che si inserisce nella strategia del presidente eletto di smantellare le strutture di potere considerate corrotte e lontane dagli interessi del popolo americano. (Notizie Geopolitiche)
Kash Patel, 44 anni, fedelissimo del tycoon, è stato al centro di ogni controversia legata al mondo Trump e alla giustizia negli ultimi anni. Donald Trump ha scelto per guidare l’Fbi l’uomo che vorrebbe distruggere l’Fbi. (La Stampa)
Donald Trump sceglie un “vendicatore” per guidare l’Fbi e liquida l’attuale direttore Christopher Wray con quasi tre annidi anticipo rispetto alla scadenza naturale del suo mandato decennale. (il Giornale)
NEW YORK – Tre settimane di nomine mozzafiato hanno già mostrato all’America e al mondo fino a che punto la volontà di Donald Trump di governare in modo autoritario, demolendo il sistema di pesi e contrappesi della democrazia americana e offrendo a suoi fedelissimi tutti i ruoli chiavi, fosse reale e non un espediente retorico buono solo per la campagna elettorale. (Corriere della Sera)