I 20 anni dell'alta moda di Giorgio Armani: "Sono stati un viaggio liberatorio, creare è la mia ragione d'essere al mondo". La storia di Privé
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I preparativi fervono, è il momento degli ultimi ritocchi: alle 19 di oggi, martedì 28 gennaio, "Re Giorgio" festeggerà i 20 anni di Privé con una monumentale sfilata a Palazzo Armani, al 21 di Rue François Premier a Parigi (Il Fatto Quotidiano)
La notizia riportata su altri giornali
A pagina 306 del numero di Aprile 2005 di Vogue Italia, negli scatti di Ellen von Unwerth, figurava una giovanissima Bianca Balti a doppia pagina indossando un lungo abito bustier di seta doppiato di tulle ricamato. (Vogue Italia)
Se in passerella la parola d'ordine è stata "luce", nel front row le star hanno scelto stili diversi in base alla loro personalità: ha stupito tutti Laetitia Casta, in completo dall'allure maschile con tanto di cravatta. (Corriere della Sera)
E li catturano di splendente bellezza. Eccolo l’Armani Privé dei suoi primi vent’anni ieri sera nelle sale sontuose e storiche di Palazzo Armani al numero 21 di rue François I, a pochi passi da Avenue Montaigne, il quartier generale del grande stilista svelato per l’haute couture dove ha festeggiato questo importante anniversario con una sfilata che resterà memorabile. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nelle sale intime e preziose del suo nuovo palazzo in Rue François I, a due passi da Avenue Montaigne, Re Giorgio non si limita a ripercorrere la storia di Privé, ma la reinterpreta e si spinge ancora oltre, superando se stesso e infondendo nuova linfa vitale a quei codici stilistici che hanno reso il suo stile un'icona globale (Il Fatto Quotidiano)
«Catturare la luce sulla superficie degli abiti è stata la meravigliosa sfida di questa collezione» ha detto Giorgio Armani prima delle due sfilate Privè con cui ieri sera ha incantato Parigi. Alla prima ci sono gli addetti ai lavori della moda, il tout Paris e alcune clienti. (il Giornale)
Cominciò tutto il 24 gennaio 2005, in un loft in rue de Lauriston a due passi dall’Arco di Trionfo, con 22 sarte "rubate" alla sede milanese che lo aiutarono a comporre una sinfonia di 31 silhouette a sirena che dal nero virarono al malva, e poi ancora al chartreuse. (Elle)