Orcel al FT: “L’Europa deve decidere sull’unione bancaria, Commerz e Banco Bpm test su integrazione”

Articolo Precedente

precedente
Articolo Successivo

successivo
Più informazioni:
FIRSTonline ECONOMIA

In una lettera al Financial Times, il ceo di Unicredit Andrea Orcel spiega i motivi delle operazione Commerz e Banco Bpm: “Sono test che ci faranno capire se siamo seri sull’integrazione a partire dall’unione bancaria “Credo nella convergenza del nostro sistema bancario e, con esso, in banche più forti per l’Europa. Per questo motivo il gruppo Unicredit ha investito in Commerzbank e ha presentato un’offerta per l’acquisto del Banco Bpm”. (FIRSTonline)

La notizia riportata su altre testate

«Un’azione non amichevole e inappropriata», sentenzia il portavoce dell'esecutivo, Wolfgan… Quando tutti si aspettavano il rilancio su Banco Bpm, Andrea Orcel muove le pedine in Germania: sale al 28% di Commerzbank, tra il 9,5% di partecipazione diretta e il 18,5% di strumenti derivati. (La Stampa)

Bare di Bergamo: nuovamente un diversivo? La recente audizione delle associazioni OSA Polizia ed OSA Italia in Commissione parlamentare sulla gestione COVID19 è balzata all’onore delle cronache. (Il Giornale d'Italia)

Compilando il presente form acconsento a ricevere le informazioni relative ai servizi di cui alla presente pagina ai sensi dell' informativa sulla privacy . (Wall Street Italia)

Unicredit al 28% di Commerzbank, ira di Berlino

Ma che ora, a… (la Repubblica)

Berlino non ci sta. L’ulteriore ascesa di Unicredit in Commerzbank ha mandato su tutte le furie la Germania che valuta quali possibili strumenti può utilizzare per fermare le ambizioni della banca italiana. (Finanzaonline)

Unicredit fa la sua nuova mossa salendo a circa il 28% di Commerzbank e suscitando l’ira di Berlino. Mentre in Italia è in corso la battaglia scatenata dall’Ops su Banco Bpm – il cui cda ha chiesto tutele alla Consob – l’istituto di piazza Gae Aulenti avanza in Germania, sottoscrivendo nuovi strumenti finanziari e portando la sua posizione a circa il 28% del capitale, il 9,5% attraverso partecipazione diretta e circa il 18,5% con strumenti derivati, in linea con l’obiettivo dichiarato di raggiungere una quota del 29,9%. (LAPRESSE)