Dazi Usa, rincari per gli italiani: quali prodotti (anche di uso quotidiano) costeranno di più?

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Il Messaggero INTERNO

Il nuovo piano tariffario globale degli Stati Uniti, voluto dal presidente Donald Trump, rischia di avere conseguenze concrete anche per i consumatori italiani. L'obiettivo dichiarato di riequilibrare i rapporti commerciali internazionali si traduce, di fatto, in una serie di rincari che colpiranno la vita quotidiana di molti cittadini di tutto il mondo, Italia compresa. Dagli oggetti di uso domestico alle spese più rilevanti, alcune categorie di prodotti vedranno lievitare non poco i prezzi, facendo pesare le tensioni internazionali direttamente sulle tasche dei nostri concittadini. (Il Messaggero)

Su altre testate

In particolare l’imposizione da parte di Donald Trump di aumenti generalizzati del 20% sui dazi di tutte le merci che provengono dall’Unione Europea, provocherà danni all’agroalimentare italiano, che lo scorso anno ha realizzato 7,8 miliardi di euro di fatturato. (La Stampa)

Trump si disinteressa totalmente delle conseguenze immediate dei dazi imposti praticamente a tutti i paesi del mondo. Il fine ultimo di una strategia che prevede di negoziare accordi bilaterali con i partner commerciali è riportare a casa la manifattura. (Lavoce.info)

Così dice … «L’annuncio dei dazi americani al 20% su tutte le produzioni europee, vini compresi, andrà inevitabilmente a colpire duramente anche le nostre denominazioni, che da sempre vedono negli Stati Uniti il mercato estero di riferimento. (La Stampa)

La premier Meloni ha rilasciato un'intervista al Tg1 in cui ha spiegato le prossime mosse del governo sul tema dei dazi. Il mercato degli Stati Uniti è un mercato importante per le esportazioni italiane, vale alla fine il 10% del complessivo delle nostre esportazioni e noi non smetteremo di esportare negli Stati Uniti", spiega. (Il Giornale d'Italia)

L'inquilina di Palazzo Chigi si definisce «ovviamente preoccupata» per i dazi, che rappresentano «un problema da risolvere» ma non «la catastrofe che sto ascoltando in questi giorni» e mette in guardia dall'«allarmismo che stiamo vedendo in queste ore». (Il Messaggero)

Una contrazione del PIL dello 0,1%, una perdita secca sull’export di 2 miliardi di euro e 30mila posti di lavoro a rischio. Sono le stime elaborate dal Centro Studi di Conflavoro dopo l’annuncio di Trump sull'aumento del 20% dei dazi nei confronti dei prodotti Ue. (Il Giornale d'Italia)