Cecilia Sala, il piano per liberarla: la doppia cittadinanza di Abedin, l'estradizione e il ruolo della Svizzera
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Teheran, in una cella del famigerato carcere di Evin, dove il regime rinchiude e tortura gli oppositori e i dissidenti, una giornalista italiana di 29 anni, Cecilia Sala, è rinchiusa da dieci giorni senza che ancora sia stata formulata un’accusa. Spostandosi verso Ovest, a 4.500 chilometri, Mohammad Abedini Najafaldi, ricercatore, doppia-cittadinanza svizzera e iraniana, è detenuto nel carcere di Opera, a Milano: è stato arrestato a Malpensa, il 16 dicembre, dopo essere sceso da un volo proveniente da Istanbul (ilmessaggero.it)
Ne parlano anche altre testate
Introduzione (Sky Tg24 )
Lo si apprende da una nota divulgata da un portavoce di Foggy Bottom nella tarda serata del 27 dicembre (peraltro ripresa dall’Ansa), lo stesso giorno in cui c’è stata l’udienza preliminare del cittadino iraniano arrestato in Massachusetts, la cui detenzi… Washington è a conoscenza del caso di Cecilia Sala, e chiedono all’Iran di rilasciare tutti le persone detenute senza giusta causa. (La Stampa)
Sala non è Salis. (ilmessaggero.it)
Non è stato un arresto, ma una presa in ostaggio. Di più, Cecilia Sala finita in manette a Teheran senza ancora una motivazione ufficiale e la sua detenzione nel famigerato carcere di Evin sarebbe una "vendetta" del regime dell'Iran nei confronti dell'Italia e degli Stati Uniti. (Liberoquotidiano.it)