Migranti e tribunali, la nuova linea: cercasi giudici che dicano sì al governo

Migranti e tribunali, la nuova linea: cercasi giudici che dicano sì al governo
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Con un emendamento al decreto flussi, Fratelli d'Italia fa un blitz alla Musk Tradendo un’evidente difficoltà nella comprensione delle leggi italiane e una manifesta debolezza politica nel governarle, il governo Meloni decide ora di tornare alle vecchie tradizioni berlusconiane e punta direttamente sui giudici. Se la sezione immigrazione del Tribunale di Roma prende decisioni che vanno di traverso alla maggioranza, si cambia semplicemente il giudice, poiché non possono “licenziarli” come farebbe l’eccentrico Elon Musk. (left)

Su altre fonti

Il governo non intende mettere in stand-by il patto fra Italia e Albania sulla detenzione extraterritoriale dei migranti. Né fermerà i viaggi delle navi della Marina in attesa che la Corte di giustizia europea si esprima una volta per tutte e risponda ai dubbi dei tribunali italiani. (ilmattino.it)

La mossa del centrodestra è stata protocollata ieri sera… Le sezioni speciali per l’immigrazione dei tribunali civili – come quella in cui siede la giudice Silvia Albano, per intenderci – non decideranno più sulla convalida dei trattenimenti dei migranti. (la Repubblica)

– La Corte d’Appello, ma in composizione monocratica, sarà competente a decidere sui trattenimenti e sulle loro proroghe di chi chiede la protezione internazionale. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Immigrazione, perché il governo odia le sezioni specializzate

Lo prevede un emendamento di FdI sul decreto Flussi-paesi sicuri, depositato ieri sera in commissione affari costituzionali a Montecitorio. Non saranno più i giudici delle sezioni specializzate dei tribunali civili a decidere sulla convalida dei trattenimenti disposti dai questori. (L'HuffPost)

Con l'emendamento di FdI competenze sulle decisioni di convalida dei trattenimenti passano dal Tribunale dell'immigrazione alle Corti d'appello (LA NOTIZIA)

L’impennata di sbarchi nei due anni precedenti aveva intasato i tribunali con le domande di protezione internazionale. (il manifesto)