Alzheimer: una dieta a base di fibre ridurrebbe il rischio di ammalarsi. Lo studio

Alzheimer: una dieta a base di fibre ridurrebbe il rischio di ammalarsi. Lo studio
il Giornale SALUTE

Ascolta ora 00:00 00:00 Consumare con costanza fibre, ma anche frutta e verdura, ridurrebbe il decadimento cognitivo e la possibilità di sviluppare il morbo di Alzheimer. In particolare nei soggetti più anziani e predisposti nei confronti della malattia. Un risposta utile e benefica per l'organismo intero, perché il consumo di fibre migliora la salute del tratto intestinale e può aiutare a prevenire anche il diabete (il Giornale)

Ne parlano anche altre testate

Seguire un regime alimentare sano di alta qualità in gioventù potrebbe aiutare a mantenere il cervello funzionante in età avanzata, lo dicono i risultati di uno studio che ha seguito oltre 3.000 persone per quasi 75 anni. (Corriere della Sera)

Le persone che durante la mezza età seguono un’alimentazione sana ed equilibrata sono associate a una probabilità maggiore di invecchiare in modo sano, riducendo il rischio di sviluppare malattie cardiache, degenerative o cognitive. (Il Fatto Quotidiano)

Un recente studio, pubblicato sugli Annals of Neurology, ha testato l'ipotesi che una dieta sana protegga contro la demenza, rallentando l'invecchiamento biologico. Il legame tra dieta e riduzione del rischio di demenza è da tempo oggetto di studio, ma il meccanismo biologico alla base di questa protezione rimaneva poco chiaro. (RagusaNews)

Questi 5 alimenti rallentano l'invecchiamento, e tu li mangi?

Che cosa dice lo studio (Vanity Fair Italia)

Confrontando i tassi di invecchiamento in buona salute e l’aderenza a otto modelli alimentari sani, i ricercatori hanno evidenziato una correlazione diretta tra buona alimentazione e sano invecchiamento. (Sky Tg24 )

Esiste una dieta che rallenta l'invecchiamento? Una nuova ricerca dell’Università dell’Illinois e dell’Università del Nebraska-Lincoln ha mappato le scansioni cerebrali rispetto all’apporto nutrizionale per 100 volontari di età compresa tra 65 e 75 anni, cercando connessioni tra determinati cibi e il deperimento del nostro corpo. (Esquire Italia)