L’asse Macron-Merz, Starmer, e Prodi: il ritorno della deterrenza. Il Piano bombe nucleari europee
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Nemmeno due anni fa, in un insolitamente tiepido novembre torinese, il professor Romano Prodi tenne una lezione ospite del Collegio Carlo Alberto di Torino (seduta accanto a lui c’era Elsa Fornero) di fronte a decine di studenti, e disse una cosa che non tutti colsero: invitò la Francia a mettere il suo arsenale europeo al servizio dell’Europa. «Si sta sottovalutando – spiegò il Professore - una serissima conseguenza della guerra in Ucraina: il riarmo della Germania (La Stampa)
Ne parlano anche altre testate
Il leader della Cdu ha sottolineato che si tratterebbe di un'integrazione allo scudo statunitense già esistente (LAPRESSE)
Di Giuseppe Gagliano – (Notizie Geopolitiche)
Origini e primi test del deterrente nucleare francese Emmanuel Macron promette aiuto al collega ucraino Volodymyr Zelensky - Ansa (Avvenire)
L’antica ossessione francese per l’autonomia dagli Stati Uniti, talvolta un po’ derisa come segno dell’eterno sciovinismo gallico, adesso potrebbe tornare comoda. (Corriere della Sera)
Friedrich Merz, che è pronto a diventare il prossimo cancelliere della Germania, ha affermato che Berlino dovrebbe avviare trattative per espandere i deterrenti nucleari francesi e britannici in modo da coprire l'Europa, secondo un'intervista rilasciata dal politico conservatore al settimanale Frankfurter Allgemeine Sonntagszeitung. (Milano Finanza)
È con queste parole, rivolte a Francia e Gran Bretagna, che il cancelliere tedesco in pectore, in un’intervista domenicale alla Deutschlandfunk, apre alla creazione di un ombrello nucleare europeo. «La condivisione delle armi nucleari è un argomento di cui dobbiamo iniziare a parlare». (Corriere della Sera)