Nordio: «Le dimissioni di Toti una sconfitta per la democrazia»

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Corriere della Sera INTERNO

Le dimissioni di Giovanni Toti dalla presidenza della Regione Liguria, come conseguenza dell'inchiesta giudiziaria che lo vede coinvolto da tre mesi, per il ministro della Giustizia Carlo Nordio sono «una sconfitta della democrazia». Il Guardasigilli in un'intervista al Messaggero esprime giudizi molto severi nei confronti delle toghe. «L'espressione giustizia a orologeria non mi è mai piaciuta e non la condivido. (Corriere della Sera)

Se ne è parlato anche su altri giornali

L’ormai ex governatore, dopo ottanta giorni ai domiciliari, lascia la presidenza della Regione dicendosi certo che la sua coalizione «saprà fare tesoro della sinergia tra i partit… (la Repubblica)

Il leader di Forza Italia condivide l’affondo del collega Carlo Nordio sul compo… Non usa mezze misure il vicepremier e ministro degli Esteri, Antonio Tajani, nel commentare l’addio formalizzato ieri dal governatore Giovanni Toti (La Stampa)

E il fatto che già martedì la Procura di Genova potrebbe chiedere il giudizio immediato per Savi non è un problema: “A noi il giudizio immediato va benissimo, quello che per noi è importante è che la custodia cautelare venga revocata”. (CittaDellaSpezia)

Ora inizia il secondo tempo

"Mi assumo la responsabilità di chiamare alle urne i liguri nei prossimi tre mesi”, scrive il governatore in una lettera. Dopo ottanta giorni passati agli arresti domiciliari, Giovanni Toti si dimette da presidente della Regione Liguria (la Repubblica)

L’ordinanza del giudice per le indagini preliminari, peraltro, non lasciava altra via d’uscita avendo scritto quasi esplicitamente che senza una confessione o, naturalmente, la rinuncia all’incarico ci sarebbe stato il rischio di reiterazione del reato di corruzione. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Lo fece anche da procuratore di Como, suo precedente incarico, dopo aver smantellato a colpi di arresti e avvisi di garanzia la giunta in carica per un'inchiesta che nove anni dopo la Cassazione sentenziò essere una clamorosa bufala (tutti assolti per non aver commesso il fatto). (il Giornale)