Condannato De Pasquale. "Ha nascosto le prove"

Condannato De Pasquale. Ha nascosto le prove
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il Giornale INTERNO

Dopo Piercamillo Davigo, tocca a Fabio De Pasquale. I veleni dell'inchiesta Eni fanno ieri a Brescia un'altra vittima eccellente. Il «Dottor Sottile» del pool Mani Pulite era stato condannato a quindici mesi per rivelazione di atti segreti. Ieri lo stesso giudice che ha condannato Davigo condanna anche De Pasquale, fino a maggio procuratore aggiunto della Repubblica a Milano, e tutt'ora in servizio come pm nel capoluogo lombardo. (il Giornale)

Su altre fonti

Lo ha deciso il tribunale bresciano, presieduto da Roberto Span&og… (L'HuffPost)

Leggi tutta la notizia (Virgilio)

L’aggiunta di lievito al mangime promuove la risposta immunitaria dei pesci – La ricerca di soluzioni innovative e sostenibili per i mangimi nell’acquacoltura è un impegno costante. Gli studi condotti dall’Università Svedese di Scienze Agrarie (SLU) rivelano benefici promettenti per il sistema immunitario dei pesci, senza influenzare negativamente la crescita. (PesceInRete)

Eni-Nigeria, condannati i pm De Pasquale e Spadaro: hanno nascosto prove

Otto mesi di reclusione, pena sospesa, per rifiuto di atti di ufficio. Concluso con un'assoluzione collettiva con formula piena «perché il fatto non sussiste» e la rinuncia di impugnazione da parte della Procura generale «poiché i motivi d'Appello sono incongrui, insufficienti e fuori dal binario di legalità». (ilgazzettino.it)

I pm di Milano, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro, sono stati condannati a otto mesi nel processo, svoltosi presso il Tribunale di Brescia, nel quale sono imputati di rifiuto di atti ufficiali. Secondo l'accusa, quegli stessi atti sarebbero stati favorevoli nel processo Eni Shell Nigeria, concluso a Milano con l'assoluzione di tutti gli imputati. (MilanoToday.it)

Il tribunale di Brescia ha condannato i pubblici ministeri di Milano, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro a 8 mesi di reclusione per rifiuto d’atti d’ufficio per aver nascosto prove favorevoli alle difese dell’Eni nel processo per corruzione internazionale sulla maxi tangente nigeriana da un miliardo di dollari, finito con l’assoluzione di tutti i vertici Eni imputati. (LAPRESSE)