Il crollo di De Pasquale, il pm d'assalto che da Eni era partito e su Eni si è schiantato

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il Giornale INTERNO

Tutto finisce dove tutto era cominciato, nel segno del cane a sei zampe: fu indagando sull'Eni che nel remoto '93 - anno di bombe, manette e suicidi - Fabio De Pasquale salì alle cronache nazionali; ed è indagando sull'Eni, trentun anni dopo, che la sua carriera si schianta contro una condanna. Continuerà a fare il pm, a meno che il Csm (improbabile) si incattivisca. Ma cariche, onori, grande inchieste, stop. (il Giornale)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il tribunale di Brescia ha condannato i pubblici ministeri di Milano, Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro a 8 mesi di reclusione per rifiuto d’atti d’ufficio per aver nascosto prove favorevoli alle difese dell’Eni nel processo per corruzione internazionale sulla maxi tangente nigeriana da un miliardo di dollari, finito con l’assoluzione di tutti i vertici Eni imputati. (LAPRESSE)

Lo ha deciso il tribunale bresciano, presieduto da Roberto Spanò. I pm di Milano Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro sono stati condannati a 8 mesi a Brescia nel processo in cui rispondono di rifiuto di atti d'ufficio per non aver depositato, è l'ipotesi, atti favorevoli alle difese nel processo Eni/Shell-Nigeria che si è concluso con l'assoluzione di tutti gli imputati. (Il Messaggero Veneto)

Lo ha deciso il tribunale bresciano, presieduto da Roberto Spanò,… (La Repubblica)

“Omisero prove”: 8 mesi di carcere ai pm De Pasquale e Spadaro

Secondo l'accusa, i due pm non avrebbero depositato alcune chat che avrebbero potuto essere rilevanti per la difesa nel caso Eni-Nigeria. (Fanpage.it)

Non ha fine la vicenda del processo Eni, un grande caso giudiziario nato in procura a Milano, da cui hanno preso vita una serie di dossier collaterali, ancora oggi in piedi nonostane il filone principale sia finito con l’assoluzione. (Il Sole 24 ORE)

Il Tribunale di Brescia ha condannato i pubblici ministeri milanesi Fabio De Pasquale e Sergio Spadaro a 8 mesi di carcere per rifiuto di atti d'ufficio: l’accusa è di non avere depositato elementi che potevano essere favorevoli agli imputati nel processo Eni-Nigeria. (Il Dubbio)