Regno Unito, il leader laburista Keir Starmer vota a Londra

Regno Unito, il leader laburista Keir Starmer vota a Londra
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Tiscali Notizie ESTERI

Il leader del partito laburista Keir Starmer arriva in un seggio elettorale di Londra per esprimere il suo voto alle elezioni generali nel Regno Unito. Il Regno Unito vota in un'elezione che sembra destinata a porre fine a oltre 10 anni di governo conservatore. I sondaggi prevedono una vittoria storica per il Partito Laburista. (Tiscali Notizie)

Se ne è parlato anche su altre testate

Il Regno Unito oggi alle urne per le elezioni anticipate che sono state convocate dal premier conservatore Sunak a fine maggio, sei mesi in anticipo su quanto previsto. La mossa dei Tory dovrebbe essere comunque perdente dato che è prevista una loro sconfitta a valanga con i rivali del Labour che temono solamente l'impatto di una ampia astensione: "Non restate a casa" l'appello del leader Kier Starmer. (Il Sole 24 ORE)

Sembra che a Londra stiamo attraversando dei cicli di lungo periodo: da quello thatcheriano al New Labour di Tony Blair, dai successivi 14 anni conservatori all’avvento dei laburisti di Keir Starmer. (Corriere della Sera)

Il re - così come ha fatto in passato la regina Elisabetta - e i membri della royal family "scelgono di astenersi dal voto", spiega il 'royal commentator' del Washington Post, Richard Fitzwilliams. (Adnkronos)

Il Regno Unito oggi al voto

Regno Unito, il premier Sunak al seggio per votare 00:51 (Il Mattino di Padova)

«Maggioranza schiacciante del Labour, dopo 14 anni di governi conservatori culminati con la Brexit. La leadership riformista di Keir Starmer ha riportato la sinistra britannica al governo dopo una lunga fase di radicalismo minoritario». (Corriere della Sera)

«Oggi il vostro fornaio è Rishi», si legge nella foto, domani però l’impasto della politica a Londra passerà con ogni probabilità al laburista Starmer: le elezioni odierne oltre la Manica e quelle di domenica in Francia, i barbecue patriottici per la Festa dell’Indipendenza negli Stati Uniti (dove Joe Biden viene «grigliato» dal suo partito e dal giornale numero uno), la guerra in Ucraina vista e raccontata dalla riva di un laghetto di Kharkiv, i droni messi a punto da Putin e Xi Jinping, gli insulti di Milei a Lula, due medaglie al valore che arrivano con 162 anni di ritardo, l’uragano Beryl che arriva anche a Wall Street. (Corriere della Sera)