Scaroni, "San Siro è obsoleto, serve un nuovo stadio

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SPORT

Paolo Scaroni, presidente del Milan, ha espresso con chiarezza la sua visione sul futuro dello stadio di San Siro durante il Festival dello Sport di Trento. Intervenuto all'evento "Gli stati generali del calcio italiano", Scaroni ha sottolineato come, nonostante i successi economici del club, la necessità di un nuovo impianto sia ormai ineludibile. "Quando sono diventato presidente del Milan, sei anni fa, il fatturato era inferiore ai 180 milioni di euro; oggi superiamo i 450 milioni", ha dichiarato Scaroni, evidenziando la crescita economica del club sotto la sua guida.

Tuttavia, il presidente rossonero ha ribadito che il successo finanziario non è sufficiente se non si ottengono risultati sul campo. "L'aspetto economico è solo una parte del successo; se non vinciamo le partite, non andiamo da nessuna parte", ha affermato con decisione. Scaroni ha poi criticato duramente lo stadio di San Siro, definendolo un "vecchio manufatto" e proponendo la sua demolizione per fare spazio a una nuova struttura. "È stato abbattuto Wembley, che era ancora più iconico di San Siro", ha ricordato, sottolineando come la modernizzazione degli impianti sportivi sia una necessità condivisa in Italia.

Il progetto di un nuovo stadio nella zona di San Donato, già avviato con un investimento di 40 milioni di euro, rappresenta per Scaroni la soluzione ideale per garantire al Milan una casa all'altezza delle sue ambizioni. "Stiamo esaminando con attenzione l'ipotesi di fare un impianto nuovo nella zona di San Siro", ha aggiunto, ribadendo la sua convinzione che un nuovo stadio sia fondamentale per il futuro del club. Scaroni ha concluso il suo intervento ricordando come, in passato, presidenti come Berlusconi e Moratti fossero soliti investire personalmente ingenti somme di denaro per sostenere le squadre, una pratica che oggi non è più sostenibile.

In sintesi, le parole di Scaroni delineano un quadro chiaro: il Milan ha bisogno di un nuovo stadio per continuare a crescere e competere ai massimi livelli, sia in Italia che in Europa