Tennis, nuovo caso doping: Max Purcell sospeso per “metodo proibito”
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– Un nuovo caso doping scuote il mondo del tennis. Max Purcell, vincitore di due titoli Slam nel doppio, è stato sospeso provvisoriamente per aver violato le norme antidoping e salterà gli Australian Open di gennaio, ha annunciato l'International Tennis Integrity Agency (Itia). Numero 12 al mondo nel doppio, il 26enne australiano ha ammesso di aver utilizzato un “metodo proibito” e “ha chiesto una sospensione provvisoria il 10 dicembre”, specifica Itia senza fornire ulteriori dettagli. (Quotidiano Sportivo)
La notizia riportata su altri media
A dare la notizia è stata l' International Tennis Integrity Agency (Itia), con il diretto interessato che ha ammesso di aver utilizzato un "metodo proibito" e "ha chiesto una sospensione provvisoria il 10 dicembre", specifica Itia senza fornire ulteriori dettagli sul reato. (Tuttosport)
Max Purcell, vincitore di due titoli Slam nel doppio, è stato sospeso provvisoriamente per aver violato le norme antidoping e salterà gli Australian Open di gennaio. Lo ha annunciato l'International Tennis Integrity Agency (Itia). (Sport Mediaset)
L’aussie ha ammesso di avere violato le regole antidoping utilizzando un “metodo proibito”. (OA Sport)
L’Itia (International Tennis Integrity Agency) ha sospeso Max Purcell, numero 12 del ranking di doppio e due volte campione Slam nella specialità: l’australiano, si legge nella nota, «ha ammesso di aver violato l'articolo 2.2 del Tadp relativo all'uso di un metodo proibito e ha chiesto di sottoporsi a una sospensione provvisoria il 10 dicembre 2024. (Corriere della Sera)
Dopo esser tornato in campo per un'esibizione ad Abu Dhabi, Nick Kyrgios torna a far parlare di sé per le critiche rivolte ai colleghi. (Sport Mediaset)
Il tennista australiano è stato sospeso, si legge nel comunicato della Itia, dopo aver ammesso di avere violato le regole antidoping utilizzando un metodo proibito, che sarebbe, secondo quanto racconta lo stesso giocatore sui social, una infusione di vitamine oltre il limite del consentito. (La Gazzetta dello Sport)
