Omicidio di Garlasco, no alla revisione del processo per Alberto Stasi. La mamma di Chiara: "Speriamo sia finita"
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Così per Stasi, condannato a 16 anni di carcere per la morte della fidanzatae detenuto nel carcere di Bollate, non ci sarà un nuovo processo.
La Corte d'Appello di Brescia ha rigettato la richiesta di revisione del processo presentata dai legali di.
Rita Preda, la mamma di Chiara, commenta: "Ora speriamo che sia finita davvero".
Era il 13 agosto del 2007 quando la 26enne Chiara Poggi fu trovata morta nella casa di famiglia a Garlasco, in provincia di Pavia (La Repubblica)
Se ne è parlato anche su altre testate
Il delitto di Garlasco. Il delitto avvenne a Garlasco, in provincia di Pavia, il 13 agosto 2007 (UN CASO LUNGO 10 ANNI - LE TAPPE). Così l'avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia di Chiara Poggi, commenta l'esito dell'istanza di revisione di Alberto Stasi, respinta oggi dalla Corte d'appello di Brescia (Sky Tg24 )
L’istanza era stata presentata dal suo legale Laura Panciroli il 24 giugno scorso, adducendo come motivazione “nuovi elementi” che avrebbero escluso la colpevolezza. Non ci sarà revisione per Alberto Stasi (L'HuffPost)
Dopo ben 13 anni forse la terribile vicenda dell’omicidio di Garlasco potrebbe essere chiusa come si augurano i famigliari di Chiara Poggi. La richiesta di revisione era stata presentata dal nuovo pool difensivo di Alberto Stasi ma per i giudici l’assassino di Chiara Poggi è lui. (LettoQuotidiano)
Lo scrive la corte d'appello di Brescia nelle motivazioni del rigetto della richiesta di revisione del processo. La decisione dei giudici bresciani è stata depositata questa mattina. (Rai News)
Quella persona era la sua giovane fidanzata Chiara Poggi, ritrovata poco dopo con il cranio sfondato da decine di martellate sulle scale interne della sua villetta di Garlasco. Lo hanno deciso i giudici della Corte d’Appello di Brescia respingendo la richiesta avanzata dai legali di Stasi (Il Riformista)
Le presunte nuove prove, presentate dal difensore l'avvocato Laura Panciroli, quindi, non sono state considerate tali dai giudici che così cancellano la possibilità di una svolta nel complesso caso giudiziario. (Il Messaggero)