Mostra del Cinema 2023, «Green border»: l'orrore in un confine dimenticato
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Trent'anni fa le speranze sull'Europa apparivano vicine, un sogno a portata di mano per una generazione che si affacciava con gioia all'apertura delle frontiere. Agnieska Holland parlava al mondo col suo film «Europa Europa» rammentando a tutti che c'era stato un tempo in cui l'Europa era un inferno dove un ebreo doveva fingere di essere un tedesco per salvarsi. Oggi la regista polacca torna a far scorrere il suo dito su una ferita aperta, avanti e indietro, finché il sangue non si infetta e diventa cancrena. (Corriere)
Se ne è parlato anche su altri media
Impossibile rimanere indifferenti di fronte all’odissea umanitaria e disumana narrata in bianco e nero, perché oggi è questo il tono del mondo, dalla regista polacca Agnieszka Holland in Green border, in concorso: tempi che non si lasciano corrodere dalla fretta del box office, macchina da presa a ridosso dei corpi in fuga nel bosco di Hansel e Gretel, l’oscura foresta che fa da confine tra Bielorussia e Polonia, terra di nessuno dove sopravvivono, muoiono, vengono torturati i migranti provenienti dall’Africa e dal Medio Oriente, in attesa di rifugio politico. (Elle)
Agnieska Holland fa i nomi e ha anche le prove. Il suo Green border (presentato in Concorso alla Mostra 2023) è un atto d’accusa dolente e senza possibilità di fraintendimento, un film che racconta il presente e lascia lo spettatore spesso - drammaticamente - senza fiato. (Il Cittadino)
Morire mille volte. “Mourir mille fois”. (Il Mattino di Padova)
Ogni tentativo fallito di raggiungere l’Europa è come morire. Anzi, per moltissimi di loro, spesso, la vita finis… (La Nuova Venezia)
Dalla prospettiva italiana, l’emergenza migranti è soprattutto una questione di mare: la tratta Mediterranea, i suoi morti e i suoi orrori sono un tema politico e sociale all’ordine del giorno, esplorato qui alla Mostra del Cinema di Venezia 2023 da Matteo Garrone e il suo Io Capitano. (Best Movie)
Il film, diviso in capitoli, narra le storie di diverse persone coinvolte in questa realtà spesso ignorata, tra cui una famiglia di rifugiati siriani, un insegnante di lingua inglese dall’Afghanistan, una giovane guardia di frontiera e un gruppo di volontari coraggiosi. (Stranieri in Italia)