Letta riconosce la sconfitta ma rilancia: «L’Opa di M5s e Terzo Polo ha fallito». Ma Bonaccini boccia la linea Pd e chiede di «aprire un capitolo nuovo»
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A pochi giorni dalla sua definitiva uscita di scena da segretario del Pd, con le Primarie in programma per il 26 febbraio, Enrico Letta riconosce la vittoria del centrodestra nelle regionali di Lazio e Lombardia, ma non rinuncia a togliersi qualche sassolino dalla scarpa. «Il dato che esce dalle urne in Lombardia e Lazio è chiaro – ha commentato Letta -. Il centrodestra vince in entrambe le regioni; non possiamo, quindi, essere contenti di questo risultato complessivo, reso ancora più negativo dalla preoccupante crescita dell’astensione. (Open)
La notizia riportata su altri giornali
“Ammetto che non mi aspettavo il risultato in Lombardia nei termini in cui si è delineato. La peggiore condizione possibile per chi vuole spezzare il bipolarismo”. (SardiniaPost)
Netta vittoria del centrodestra, l’opposizione si squaglia. Il centrodestra si aggiudica dopo 13 anni anche il Lazio, con Francesco Rocca, e rivince in Lombardia, che governa da quasi 30 anni, con il presidente leghista Attilio Fontana. (Start Magazine)
“La sconfitta della coalizione a sostegno del candidato presidente Alessio D’Amato è evidente e ci lascia un profondo dispiacere perché convinti della bontà del lavoro che, come Regione Lazio, abbiamo portato avanti in questi anni”. (Frosinone News)
«Aspetto i risultati finali per un commento più compiuto ma ci sono alcuni dati inequivocabili. Il primo, ha vinto certamente la destra in Lombardia così come in Lazio, sull’onda lunga delle politiche. (LegnanoNews.com)
«Aspetto i risultati finali per un commento più compiuto ma ci sono alcuni dati inequivocabili. Il primo, ha vinto certamente la destra in Lombardia così come in Lazio, sull’onda lunga delle politiche. (varesenews.it)
Le elezioni regionali in Lombardia e nel Lazio sono una “Capoletta” più che una Caporetto, per citare Dagospia. È infatti palese che il Pd, a quasi cinque mesi dalla disfatta alle politiche, sia ancora una volta il grande sconfitto della tornata elettorale. (Liberoquotidiano.it)