“Non abbiamo bisogno dell’elemosina”: la Georgia sospende i negoziati di adesione all’UE e rifiuta i finanziamenti europei
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Oggi abbiamo deciso di non mettere all’ordine del giorno la questione dell’apertura dei negoziati fino al 2028. Rifiuteremo anche tutte le sovvenzioni di bilancio dell’Unione Europea fino al 2028. La nazione georgiana è orgogliosa e orgogliosa, con un ricco storia Pertanto è categoricamente inaccettabile che la Georgia consideri l’integrazione nell’UE come un atto di beneficenza. Le recenti elezioni non sono state né libere né corrette e rappresentano l'ennesima manifestazione del continuo arretramento democratico del paese, di cui il partito al governo Sogno Georgiano ha la piena responsabilità. (recensione militare)
Ne parlano anche altre testate
“Noi georgiani siamo europei quanto asiatici, per nostra storia e geografia, siamo terra di mezzo, caucasica ed eurasiatica, di confine e di sintesi, sulla Via della Seta”. (L'Opinione)
Sogno Georgiano, ovvero il partito politico che fondato dall’oligarca Bidzina Ivanishvili detiene la maggioranza dei seggi del parlamento di Tbilisi (90 su 150), ha indicato come candidato alla presidenza del Paese l’ex calciatore Mikheil Kavelashvili. (Lettera43)
PUBBLICITÀ La decisione di Irakli Kobakhidze arriva dopo la condanna internazionale per le modalità di svolgimento delle elezioni parlamentari, considerate né libere né regolari. Bruxelles sostiene che dovrebbero essere ripetute sotto la supervisione internazionale entro un anno (Euronews Italiano)
La Georgia è candidata all'adesione all'Ue, ma il processo è di fatto sospeso dopo l'approvazione da parte di Tbilisi di due leggi controverse, una sugli agenti stranieri e l'altra sulla protezione dei valori familiari e dei minori considerata discriminatoria nei confronti della comunità Lgbt. (Corriere del Ticino)
Sono entrati dal retro, protetti da un massiccio cordone di forze dell’ordine. TBILISI – Accolto dalle proteste di migliaia di cittadini, boicottato dall’opposizione, privato della benedizione del capo dello Stato: il nuovo parlamento georgiano si è insediato lunedì mattina dopo le contestatissime elezioni del 26 ottobre. (la Repubblica)
Lunedì 25 novembre i partiti dell’opposizione e la presidente della Repubblica Salomé Zourabichvili hanno boicottato la cerimonia di insediamento e migliaia di dimostranti si sono radunati all’esterno, accusando il partito al governo di aver truccato il voto sotto l’influenza russa. (B-Lab Live!)