‘Stop all’accordo Ue-Mercosur’, gli agricoltori iniziano a riportare i trattori a Bruxelles
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Bruxelles – Un problema per il ‘made in Europe’, per prezzi impossibile da contrastare e una concorrenza su filiere già produttive e in grado di rispondere alle esigenze alimentari dell’Unione europea. E poi standard di sostenibilità diversi, con regole stringenti solo per una parte e non per l’altra. Insomma, l’accordo di libero scambio Ue-Mercosur su cui la Commissione europea non intende tornare indietro riaccende i motori dei trattori, che alla spicciolata, e pacatamente, rientrano per le strade della capitale dell’Ue come avvertimento. (EuNews)
Ne parlano anche altre fonti
Dalla prossima settimana avrà inizio una nuova «rivolta agricola», che vedrà un «blocco del trasporto di generi alimentari». È questa la promessa che il Coordinamento rurale agricolo, il secondo sindacato agricolo francese, ha veicolato nelle ultime ore, annunciando di riportare in strada i trattori per riprendere le proteste contro le politiche agricole dell’Unione Europea. (L'INDIPENDENTE)
Tra i punti contestati, l’abolizione dei dazi sui prodotti agroalimentari di punta italiani e l’assenza di salvaguardie forti e vincolanti per garantire gli standard ambientali e il rispetto dei diritti del lavoro richiesti agli agricoltori europei. (La Voce di Rovigo)
I trattori invadono Bruxelles, gli agricoltori si sono radunati davanti alla Commissione europea per protestare contro un possibile accordo commerciale UE-Mercosur ancora in fase di negoziazione. L'Unione Europea e il blocco commerciale Mercosur, composto da Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay e Bolivia, hanno raggiunto un accordo iniziale nel 2019, ma i negoziati si sono arenati a causa dell'opposizione degli agricoltori e di alcuni governi europei, che hanno dato vita a raduni di protesta per l'uso di pesticidi nei prodotti sudamericani. (Il Sole 24 ORE)
Le aziende agricole europee temono danni e ripercussioni negative derivanti dall'eliminazione o dall'abbassamento dei dazi sui prodotti agricoli in ingresso sul mercato europeo dai quattro Stati latinoamericani che stanno per firmare con Bruxelles (EuropaToday)
L’ipotesi di un’imminente approvazione genera profonda apprensione tra le associazioni di agricoltori europei, che denunciano possibili danni per il settore agroalimentare, soprattutto in Italia. (lentepubblica.it)
Nel sud, a Tarascona, stamattina gli agricoltori hanno scaricato mucchi di letame davanti alla sede dell’ufficio delle imposte. “Nous allons nous mettre en route à partir de lundi”: a meno di un anno dalla crisi agricola che lo scorso inverno ha scatenato un’ondata di proteste, iniziata in Germania, e poi estesa in tutta Europa, la FNSEA, il principale sindacato agricolo, seguito dai sindacati minori, ha lanciato un nuovo appello a manifestare sin dalla settimana prossima. (Il Fatto Quotidiano)