Fiorella Mannoia, la partigiana deraglia: "La sinistra barcolla e i fascisti avanzano"

Fiorella Mannoia, la partigiana deraglia: La sinistra barcolla e i fascisti avanzano
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Continuando a cavalcare le sue ben note posizioni, Fiorella Mannoia torna a parlare di politica. L'occasione è l'uscita del suo nuovo album "Disobbedire", il cui titolo già dice molto: "Parto dal presupposto che l’umanità si è evoluta grazie ai disobbedienti - esordisce intervistata dal Corriere della Sera -, a cominciare da Eva che è stata la prima". E tra le azioni più "disobbedienti", ecco che c'è il sostegno del mandato di arresto nei confronti del premier israeliano Netanyahu per la guerra a Gaza: "Lì si sta facendo un massacro, stiamo giocando sulle parole chiedendoci se dire genocidio sia giusto o no, e intanto ci sono quasi 50mila morti. (Liberoquotidiano.it)

Se ne è parlato anche su altri media

Eva è stata la prima». E’ grazie ai disubbidienti che l’umanità si è evoluta. (leggo.it)

Fiorella Mannoia torna venerdì prossimo con un album che porta già nel titolo Disobbedire la sua voglia di alzare la testa, di marciare in direzione ostinata e contraria senza timore di ritrovarsi dalla parte del torto. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Per “Premiatissima, su Canale 5, pensai di proporre canzoni di grandi cantautori. Se non ci fossero stati i disobbedienti la storia non si sarebbe evoluta». (ilmattino.it)

“Non mi arrendo, mentre questa sinistra barcolla”

All'ipocrisia e all'omologazione preferite il diritto di disobbedire. Lo dice chiaro e tondo FIORELLA MANNOIA e lo scandisce persino nel titolo dell'album 'Disobbedire', in uscita il 29 novembre prossimo. (Golssip)

Esce venerdì 29 novembre Disobbedire (Oyà/Columbia Records/Sony Music), nuovo e Un album che celebra i 70 anni dell’artista, che racchiude canzoni — alcune delle quali firmate da Fiorella in prima persona — che fondono amore e consapevolezza, speranza e denuncia: brani che guardano al nostro tempo e in cui la musica si fa portavoce di impegno culturale e sociale. (Spettakolo.it)

La gente non sceglie i candidati perché un cantante li appoggia. Fiasco endorsement. (Il Fatto Quotidiano)