«Il Pd appoggi il progetto europeo di difesa»

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Corriere della Sera ESTERI

Caro direttore, se è vero, come è certamente vero, che il nostro partito, il Pd, è unito attorno all’obiettivo «federalista» di dotare l’Europa di una vera difesa comune e, conseguentemente, di un’ autorità politica federale che la governi, l’ultima cosa che il partito può fare in questo momento è indebolire l’unico embrione di politica europea che esiste. Ci riferiamo ai partiti politici europei e ai relativi gruppi al parlamento di Strasburgo, e quindi, per quanto ci riguarda, al partito e al gruppo parlamentare dei socialisti e democratici europei. (Corriere della Sera)

Su altri media

Ne è uscito così il Partito democratico dal voto sulla risoluzione al Parlamento europeo che ha dato il via libera al piano di Difesa europeo, incluso il sostegno al ReArm Ue proposto dalla presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen. (Il Dubbio)

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Ma non sarà che "il primo tempo della partita sulla pace, la guerra e l’Europa" destinata a "deflagrare nella prossima settimana", come rileva un autorevole europarlamentare dem citando in fila il voto di Strasburgo, la manifestazione euro-pacifista di sabato e il voto parlamentare della prossima settimana sulle comunicazioni della premier Giorgia Meloni in vista del Consiglio europeo chiamato ad affrontare il piano di riarmo e difesa dell’Europa e l’evoluzione del conflitto russo-ucraino. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

Riarmo Ue, il dilemma del Pd: Schlein tra pacifismo e pressioni europee

La maggioranza della presidente della Commissione sostiene il piano per aumentare gli investimenti nella Difesa in Europa, che dovrebbe prevedere la possibilità per i 27 di contrarre prestiti per 150 miliardi di euro a carico del bilancio della Ue, proprio per agevolare l'acquisto di armi. (Fanpage.it)

Secondo il roll call, hanno votato a favore del testo Stefano Bonaccini, Antonio Decaro, Giorgio Gori, Elisabetta Gualmini, Giuseppe Lupo, Pierfrancesco Maran, Alessandra Moretti, Pina Picierno, Irene Tinagli e Raffaele Topo. (Liberoquotidiano.it)

Mentre Giuseppe Conte ha espresso una forte opposizione al piano di Ursula von der Leyen, il Pd (che è il secondo partito dell'eurogruppo socialista per numero di parlamentari) che cosa farà? Elly Schlein ha dichiarato a voce alta la sua contrarietà alla proposta della Commissione Ue, ma tra i dem molti temono che un eventuale voto contrario possa allontanare il partito dagli alleati progressisti in Europa, rendendo l'Italia meno influente nei futuri processi decisionali sulla difesa comune. (ilmessaggero.it)