Al via Cop29, Marchetti (eCampus): "Fondamentale il contributo della ricerca"
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Al via oggi a Baku, in Azerbaijan, la Cop29, conferenza delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici che si tiene ogni anno per fare il punto sulla situazione climatica globale. “Questa è una Cop molto complessa perché si parla di finanza: si dovranno definire quali saranno i nuovi fondi che verranno messi a disposizione per affrontare la crisi climatica. La mia speranza è che si possano stabilire dei nuovi target e si possa continuare con questa azione spinta di riduzione delle emissioni in modo tale da poter rispettare quanto definito nell'Accordo di Parigi”, spiega da Baku all’Adnkronos Barbara Marchetti, professoressa presso la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi eCampus (Adnkronos)
Ne parlano anche altri media
L’Itu scende in campo contro il climate change ed elabora un manifesto per la Cop29, frutto della collaborazione tra governi nazionali, organizzazioni internazionali, istituzioni finanziarie, filantropi, settore privato, accademia e società civile, in cui si mette in evidenzia il ruolo cruciale delle tecnologie e si delineano gli obiettivi green che si possono raggiungere grazie alla messa in pratica di politiche digital-oriented. (CorCom)
Il ministro degli Esteri Justin Tkatchenko l’aveva già definita come una “completa perdita di tempo”, ora il primo ministro James Marape dà la conferma: la Papua Nuova Guinea boicotta la Cop29, la Conferenza delle parti sul clima in programma dall’11 al 22 novembre a Baku, in Azerbaigian. (LifeGate)
Per Stiell e' necessario abbandonare l'idea che la finanza per il clima sia beneficenza. Cosi' Simon Stiell, capo della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici (Unfccc) nel suo discorso di apertura della Cop29 a Baku (Tiscali Notizie)
I paesi meno avanzati (Pma, 45 nazioni altamente vulnerabili e al tempo stesso le meno responsabili della crisi climatica) reclamano più finanza climatica, possibilmente non in forma di crediti ma di contributi a fondo perduto. (il manifesto)
Il vertice, però, non si apre sotto i migliori auspici sia per le tante assenze fra i leader mondiali, anche a causa del concomitante G20 in Brasile, sia per l'imminente ritorno alla presidenza Usa di Donald Trump, che secondo indiscrezioni del Wall Street Journal, è pronto a "strappare" l'accordo di Parigi sul clima «il primo giorno alla Casa Bianca». (Corriere della Sera)
Stefano Tiozzo (Avvenire)