Di Matteo: "Bonafede disse frase che mi fece pensare"

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(Fotogramma). "Prima una proposta, poi un'altra" dal ministro Bonafede.

Il consigliere del Csm Antonino Di Matteo torna a parlare della richiesta arrivata nel giugno del 2018 dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di accettare l'incarico di capo del Dap.

Siamo a giugno, disse Bonafede, lei mi manda il curriculum, a settembre sblocchiamo la situazione".

"Non chiesi al ministro Bonafede perché aveva cambiato idea" sulla mia nomina al Dap "ma rimasi sorpreso". (Adnkronos)

Su altre testate

La notizia reale è che il ministro Bonafede, appena insediatosi, chiama un grande magistrato antimafia (Nino Di Matteo, ndr) e gli offre due incarichi, optando più su uno: direttore generale affari penali, incarico che venne ricoperto a suo tempo da Giovanni Falcone. (Silenzi e Falsità)

Invoca “la verità” Matteo Renzi, “prima di parlare di mozioni di sfiducia”. Ad averlo sottolineato è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine della giornata di aspre polemiche politiche. (Imola Oggi)

In via Arenula si lavora dunque per definire il veicolo normativo che potrebbe essere utilizzato. Secondo l'accusa uno dei covi utilizzati per nascondere il bambino sarebbe stata una masseria di proprietà di Cataldo. (AGI - Agenzia Italia)

Durante il question time alla Camera dei deputati, Bonafede garantisce: “Nel giugno 2018 non vi fu alcuna interferenza, diretta o indiretta, nella nomina del capo dipartimento dell’amministrazione penitenziaria”. (Fanpage.it)

Così il premier Giuseppe Conte intervistato dal 'Fatto quotidiano' interviene sullo scontro fra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il magistrato Nino Di Matteo, causato dalla mancata nomina di quest’ultimo a capo del Dap. (Adnkronos)

Ciò vuol dire che non c’è alcun governo che possa imporre o anche soltanto influenzare le decisioni dei giudici". "Invito tutti a fare un'operazione di verità, che nella lotta alla mafia è fondamentale. (Adnkronos)