L'apertura de La Repubblica: "Boss scarcerati, la lista segreta"

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Questo il titolo di apertura de La Repubblica in edicola questa mattina.

Il pm Di Matteo: "Bonafede e il veto sulla nomina alle carceri".

Il documento riservato del Dipartimento dell'amministrazione penitenziaria preoccupa l'Antimafia.

Ci sono i nomi dei 376 uomini dei clan e narcotrafficanti messi ai domiciliari per motivi di salute e rischio Covid-19.

L'apertura de La Repubblica: "Boss scarcerati, la lista segreta". (TUTTO mercato WEB)

Ne parlano anche altri giornali

In via Arenula si lavora dunque per definire il veicolo normativo che potrebbe essere utilizzato. Il Guardasigilli, Alfonso Bonafede, sta preparando un intervento normativo per far rivalutare le recenti scarcerazioni di detenuti vicini alla criminalità organizzata per motivi di salute legati al coronavirus. (AGI - Agenzia Italia)

Ad averlo sottolineato è il presidente del Consiglio Giuseppe Conte al termine della giornata di aspre polemiche politiche. Conte: “Piena fiducia nell’operato di Bonafede”. Condividi. Piena fiducia nell’operato di Alfonso Bonafede come ministro della Giustizia”. (Imola Oggi)

Il consigliere del Csm Antonino Di Matteo torna a parlare della richiesta arrivata nel giugno del 2018 dal ministro della Giustizia Alfonso Bonafede di accettare l'incarico di capo del Dap. "Non chiesi al ministro Bonafede perché aveva cambiato idea" sulla mia nomina al Dap "ma rimasi sorpreso". (Adnkronos)

Bonafede prosegue: “Ogni illazione è del tutto campata in aria, perché le dichiarazioni di alcuni boss erano già note al ministero il 9 giugno, quindi ben prima di ogni interlocuzione con il diretto interessato. (Fanpage.it)

Lo ha detto il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede al Question time al Senato. Ciò vuol dire che non c’è alcun governo che possa imporre o anche soltanto influenzare le decisioni dei giudici". (Adnkronos)

Così il premier Giuseppe Conte intervistato dal 'Fatto quotidiano' interviene sullo scontro fra il ministro della Giustizia Alfonso Bonafede e il magistrato Nino Di Matteo, causato dalla mancata nomina di quest’ultimo a capo del Dap. (Adnkronos)