La Bce taglia ancora i tassi, giù di un altro 0,25 per cento

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EuNews ECONOMIA

Bruxelles – Le ultime informazioni sull’inflazione indicano che “il processo disinflazionistico è ben avviato“, come dimostrato anche dagli ultimi dati di Eurostat, e per questo motivo del consiglio direttivo della Banca centrale europea. opta per un nuovo taglio dei tassi di interesse dello 0,25 per cento. Un allentamento delle politiche restrittive che segue quello già decretato a settembre, e adesso (in realtà con effetto dal 23 ottobre, ndr) il tasso di interesse sui depositi presso la banca centrale scende al 3,25 per cento, il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali passa al 3,40 per cento, e il tasso di interesse sulle operazioni di rifinanziamento marginale scende a quota 3,65 per cento. (EuNews)

Su altre fonti

Il calcolo è dell'Unc, che ha considerato l'ultimo Taeg comunicato da Bankitalia, 4,1%, e l'importo e la durata media di un mutuo. «Un'ottima notizia per chi ha un mutuo a tasso variabile o per chi sta per acquistare casa, oltre che per le finanze pubbliche, grazie all'abbassamento degli oneri sul debito pubblico», dichiara Massimiliano Dona, presidente dell'Unione nazionale consumatori, in una nota. (ilgazzettino.it)

L’eurotower ha evidenziato che “le ultime informazioni sull'inflazione indicano che il processo disinflazionistico è ben avviato” e le prospettive di inflazione sono “influenzate dalle recenti sorprese al ribasso degli indicatori dell'attività economica” . (il Giornale)

"La decisione di ridurre il tasso sui depositi presso la banca centrale, tasso mediante il quale il Consiglio direttivo orienta la politica monetaria - conferma l'Euotower - scaturisce dalla valutazione aggiornata delle prospettive di inflazione, della dinamica dell’inflazione di fondo e dell’intensità della trasmissione della politica monetaria". (Teleborsa)

La scelta della Bce sui tassi

Come si legge nella nota della Banca centrale europea, il Consiglio direttivo (che è composto dai i membri del Comitato esecutivo e i governatori delle banche centrali nazionali dell’area dell’euro) i tre tassi di riferimento principali subiranno una diminuzione pari: Di quanto si riducono i tassi di riferimento della BCE (Immobiliare.it)

Le famiglie indebitate in Italia sono 6,8 milioni, pari a circa il 25% del totale: di queste, 3 milioni e mezzo hanno un mutuo per l’acquisto di una casa. Nel corso del 2022 e del 2023, i tassi di interesse sui prestiti sono assai aumentati con il costo del denaro progressivamente arrivato al 4,5% per poi ripiegare al 3,25%. (LAPRESSE)

Non è ciò che una maggioranza del Consiglio direttivo della stessa Bce sembrava pensare appena cinque settimane fa, dopo la seconda riduzione. All’epoca gli indizi seminati a Francoforte — dalle previsioni di inflazione a quelle di crescita dell’area euro — facevano prevedere un cammino più cauto. (Corriere della Sera)