Toghe dirottate sui casi migranti. E le causa familiari vanno in tilt

Toghe dirottate sui casi migranti. E le causa familiari vanno in tilt
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il Giornale INTERNO

Attenzione massima all'immigrazione, le questioni famigliari possono attendere. Lo specchio dei tempi si riflette anche nel funzionamento della giustizia. E così succede che a Roma, precisamente alla sezione famiglia del tribunale civile, i tempi per fissare la prima udienza di separazione giudiziale (quella più importante tra l'altro) si dilatino a tal punto da arrivare fino a un anno. 365 giorni contro i 90 che sarebbero previsti per legge per iniziare l'iter processuale. (il Giornale)

Ne parlano anche altri media

La sezione famiglia del Tribunale di Roma affronta una crisi senza precedenti, con tempi di attesa che superano di gran lunga i limiti previsti dalla legge. Mentre la normativa stabilisce che le prime udienze per le separazioni giudiziali dovrebbero avvenire entro 90 giorni, nella pratica si attende almeno un anno. (Radio Roma)

Ma nella realtà, al momento ci sono solo 9 giudici operativi, più il presidente, il che fa slittare molto in avanti tutte le cause. Secondo quanto previsto dalla pianta dell'organico, la sezione famiglia dovrebbe contare in tutto 11 giudici più un presidente. (il Giornale)

La giustizia è celere solo per i migranti: tempi lunghissimi per le altre cause

La sezione famiglia del Tribunale civile di Roma, quella che evidentemente ogni giorno si occupa della materia più delicata e vede spesso coinvolti minori in situazioni fortemente conflittuali, se non di pericolo, è al collasso. (ilmessaggero.it)

In tempi record, ad esempio, la giudice Silvia Albano ha negato il trattenimento degli egiziani e dei bengalesi (12 in tutto) che stavano per essere trasportati in Albania, nei due centri costruiti in virtù dell’accordo siglato con Tirana lo scorso anno. (La Voce del Patriota)