Debito pubblico, Bankitalia rivede al rialzo dal 2020 al 2023

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Italia Oggi ECONOMIA

Il debito delle Amministrazioni pubbliche è stato rivisto al rialzo di 2,5 miliardi nel 2020, 4,6 mld nel 2021, 4,7 mld nel 2022 e 5 mld nel 2023, rispetto ai dati pubblicati lo scorso 16 settembre. Lo rileva Bankitalia nella pubblicazione statistica "Finanza pubblica: fabbisogno e debito". Oltre agli effetti della Revisione generale e dell'ordinario aggiornamento delle fonti, le nuove stime riflettono in particolare una modifica metodologica, concordata a livello europeo, nella contabilizzazione degli interessi differiti sui prestiti dello European Financial Stability Facility (EFSF) alla Grecia. (Italia Oggi)

La notizia riportata su altri giornali

Leggi tutta la notizia L'incremento è... (Virgilio)

«Ennesimo record storico! Siamo ad appena 37,5 miliardi dalla soglia monstre di 3 mila miliardi, che al ritmo attuale sarebbe raggiunta in meno di 4 mesi. Altro che rientro dal debito! – afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. (business24tv.it)

Lo comunica Bankitalia, spiegando che l’aumento è dovuto principalmente all’incremento delle riserve liquide del Tesoro, che sono salite di 19,8 miliardi, arrivando a toccare i 65,2 miliardi. Nel mese di agosto, il debito pubblico ha registrato un incremento di 11,9 miliardi rispetto a luglio, portandosi a un totale di 2.962,5 miliardi di euro. (Economy Magazine)

«Il debito pubblico è arrivato alle stelle»

Nel mese di agosto il debito delle amministrazioni pubbliche è aumentato di 11,9 miliardi rispetto al mese precedente, risultando pari a 2.962,5 miliardi. (Civonline)

Rivisti al rialzo anche i dati 2020-2023. Le nuove stime di Banca d’Italia nel giorno del Cdm sulla manovra mostrano una nuova avanzata dell’indebitamento, che si porta sempre più vicino alla soglia psicologica di 3 mila miliardi. (Milano Finanza)

Si tratta, con tutta evidenza, di una emergenza nazionale vera e incombente e il fatto che forse una larga parte della popolazione non la percepisca così nulla toglie al problema. Oggi siamo oltre i 3.000. (Corriere della Sera)