Gran Sasso, soccorritori bloccati riescono a scendere a valle

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INTERNO

La bufera di vento e neve che ha colpito la zona di Campo Imperatore sul Gran Sasso ha concesso una breve tregua, permettendo ai tecnici del Soccorso Alpino e al personale del rifugio, rimasti bloccati da lunedì, di scendere a valle grazie alla funivia, ripristinata nella giornata della Vigilia dopo un guasto. Il gruppo, composto da 19 persone, tra cui 11 tecnici del Corpo Nazionale Soccorso Alpino e Speleologico (Cnsas) e 8 lavoratori dell'ostello e della funivia, era impegnato nelle ricerche di due alpinisti romagnoli dispersi, Luca Perazzini e Cristian Gualdi, quando le condizioni meteo proibitive li hanno costretti a fermarsi.

Le condizioni in quota sul Gran Sasso restano proibitive, ma un breve momento di vento debole ha consentito il funzionamento della funivia, permettendo così al gruppo di soccorritori di tornare a valle dopo una notte passata nel rifugio, lontano dai propri cari. Le ricerche dei due alpinisti dispersi, interrotte a causa del maltempo, riprenderanno non appena le condizioni meteo lo consentiranno.

Nel frattempo, a Santarcangelo, il borgo del Riminese dove abitavano i due amici alpinisti, si vive con apprensione e speranza queste ore di attesa. Il sindaco Filippo Sacchetti ha dichiarato all'Ansa che la comunità è costantemente con il pensiero rivolto all'Abruzzo, in attesa di notizie positive. Le ricerche, che erano state interrotte per le condizioni proibitive del meteo in quota, riprenderanno non appena ci sarà un miglioramento delle condizioni atmosferiche.

La situazione resta complicata, ma i soccorritori, nonostante le difficoltà, continuano a operare con determinazione e professionalità.