Michele Placido e il retroscena su Eterno visionario: «Pirandello mi ha accompagnato tutta la vita, avevo rabbia in corpo»
Articolo Precedente
Articolo Successivo
Michele Placido torna dietro la macchina da presa con «Eterno visionario» - dal 7 novembre in sala – per raccontare un altro grande artista italiano, Luigi Pirandello. In treno verso Stoccolma, dove riceverà il premio Nobel per la letteratura nel 1934, lo scrittore, con il volto di Fabrizio Bentivoglio, si confronta con i personaggi nati dalla sua penna e i fantasmi della sua vita. Dalla follia della moglie al rapporto complesso con i figli, dall'amore per la musa Marta Abba allo scandalo del suo teatro (leggo.it)
Ne parlano anche altri giornali
"È stato un onore incontrare Michele Placido e condividere il set con un attore fantastico come Fabrizio Bentivoglio: in realtà in 'Eterno visionario' sono nella mia situazione d'elezione, canto in un cabaret berlinese 'Just a Gigolo' nella versione originale alla Marlene Dietrich (la canzone è stata scritta nel 1929 da Leonello Casucci, musicista italiano di tango e il primo testo era in tedesco). (Il Mattino di Padova)
Esce il 7 novembre Eterno Visionario, l’ultimo film scritto e diretto da Michele Placido con Fabrizio Bentivoglio, Valeria Bruni Tedeschi, Federica Luna Vincenti, Giancarlo Commare, Aurora Giovinazzo e Michelangelo Placido con la partecipazione straordinaria di Ute Lemper e con Michele Placido nel ruolo di Saul Colin prodotto da Goldenart Production con Rai Cinema in coproduzione con GapBusters, una coproduzione Italo-Francese della Comunità del Belgio con il sostegno di MiC, Regione Siciliana, Assessorato del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo – Sicilia Film Commission, Regione Lazio – Bando Lazio Cinema International (Programma FESR Lazio 2021 – 2027) cofinanziato dall’Unione Europea. (l'Immediato)
Ispirandosi alla biografia di Matteo Collura, Il gioco delle parti (Casa Editrice Longanesi, 2010), il film racconta l’inferno della vita famigliare dell’autore di Sei personaggi in cerca d’autore con la moglie Antonietta Portulano (Valeria Bruni Tedeschi) rinchiusa in un manicomio e i figli Fausto (Michelangelo Placido), Stefano (Giancarlo Commare) e Lietta (Aurora Giovinazzo), i suoi trionfi, ma anche le contestazioni e gli scandali del palcoscenico, il sogno di un amore assoluto con Marta Abba (Federica Luna Vincenti) e il rapporto controverso con il fascismo. (The Hot Corn Italy)
La serata ha visto anche la partecipazione degli attori Fabrizio Bentivoglio e Federica Luna Vincenti, che hanno contribuito a rendere l’evento ancora più speciale con la loro presenza e testimonianza sul film, e di Angelisa Castronovo, produttrice esecutiva del film e orgoglio della città di Favara. (SICILIATV.ORG)
Il giorno dopo, 8 novembre 1934, riceverà a Stoccolma il Premio Nobel per la Letteratura. Durante quelle lunghe ore di viaggio, ripensa alla sua vita costellata di importanti riconoscimenti, ricorda il contestato debutto di quello che diventerà il suo più celebrato capolavoro teatrale, Sei personaggi in cerca d’autore, ma rivede anche quell’inferno familiare segnato dall’incomprensione con i figli, Stefano, Lietta e Fausto, e soprattutto dalla malattia mentale della moglie, Antonietta Portulano, per molti anni rinchiusa in manicomio. (QUOTIDIANO NAZIONALE)
Nel film L’eterno visionario di Michele Placido è Antonietta Portolano, la moglie del drammaturgo, secondo i medici affetta da delirio paranoide. Di raccontare donne disturbate e disturbanti, che scelgono di non stare al proprio posto o nella propria epoca, che rifiutano regole, caselle e convenzioni. (la Repubblica)