Cop29 a Baku, dai paesi ricchi pochi soldi al Sud del mondo. “Uno sputo in faccia alle nazioni vulnerabili”
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I paesi ricchi sono intenzionati a dare 250 miliardi di euro all’anno entro il 2035 al Sud del mondo. Una somma che, già lontana anni luce dalle esigenze e dalle istanze dei Paesi poveri e in via di sviluppo, include anche le risorse mobilitate nella finanza privata. La Cina e le altre potenze emergenti sono invitate a contribuire volontariamente. Rabbia e amarezza si respirano a Baku, in Azerbaigian, dopo la pubblicazione dell’ultima bozza che riguarda il nuovo obiettivo internazionale di finanza climatica. (Il Fatto Quotidiano)
Se ne è parlato anche su altri giornali
Oltre 65mila presenze — seconde solo alle 83mila della Cop28 di Dubai, che si conferma quindi la Cop più partecipata di sempre — hanno animato, in modo davvero sorprendente, la green e la blue zone dello Stadio Olimpico di Baku con decine di migliaia di eventi. (Vatican News - Italiano)
Questi sono solo alcuni degli eventi climatici estremi che si sono verificati negli ultimi mesi, ma potremmo andare avanti all’infinito. E ancora le tempeste che hanno colpito il centro America in estate, le ondate di calore in India, le alluvioni in Brasile, gli incendi in Grecia, la siccità al sud Italia. (EconomiaCircolare.com)
BAKU. Nella notte azera sono continuate le trattative per dare un lieto fine alla 29ª Conferenza Onu sul clima, quest’anno dedicata soprattutto, ma non solo, alla finanza. Al denaro necessario perché quei Paesi che non hanno risorse possano attrezzarsi per ridurre le emissioni di gas serra e per fronteggiare le conseguenze del riscaldamento globale. (la Repubblica)
Al centro del dibattito, un accordo sul finanziamento climatico destinato a sostenere i paesi in via di sviluppo colpiti duramente dal riscaldamento globale. Nell'ultimo giorno della COP29 a Baku, Azerbaigian, i negoziati sul clima sono segnati da tensioni e rallentamenti. (Tiscali Notizie)
"Con questo Protocollo, stiamo costruendo prima di tutto uno spazio inclusivo e dinamico per il confronto tra il mondo giovanile e le Istituzioni; uno spazio in cui collaborare, condividere idee innovative e individuare gli obiettivi comuni sui temi strategici sui quali lavorare per il futuro delle giovani generazioni. (LA STAMPA Finanza)
Non solo: per raggiungere l’obiettivo dell’Accordo di Parigi di limitare il riscaldamento a 1,5°C, le emissioni globali dovrebbero diminuire del 7,5% all’anno fino al 2035. (Corriere del Ticino)