Giornata mondiale sul tumore al pancreas, Il Sedile e il DEA si lluminano di viola

Giornata mondiale sul tumore al pancreas, Il Sedile e il DEA si lluminano di viola
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LecceSette INTERNO

In occasione della Giornata mondiale sul tumore al pancreas, domani, giovedì, 21 novembre, il Sedile di Piazza Sant'Oronzo sarà illuminato di viola. Il Comune di Lecce ha condiviso la campagna di sensibilizzazione ''Facciamo luce sul tumore al pancreas''. La Asl, su iniziativa del dottor Marcello Spampinato e della Pancreas Unit dell’Ospedale ''Vito Fazzi'' di Lecce, si sta occupando, contemporaneamente, dell’illuminazione del DEA di Lecce. (LecceSette)

Su altre testate

LECCE – Il 21 novembre si celebra la Giornata Mondiale sul tumore del Pancreas per sensibilizzazione l’opinione pubblica su un tipo di cancro che, come dimostrano i numeri crescenti delle diagnosi di tumore pancreatico, è in preoccupante aumento anche nel nostro territorio. (Corriere Salentino)

Anche la Asl di Lecce illumina di viola il Dea dell'ospedale 'Vito Fazzi' di Lecce per la Giornata mondiale sul tumore del pancreas di oggi. Leggi tutta la notizia (Virgilio)

Uno dei più grandi problemi di questa neoplasia è il netto ritardo con cui viene scoperta, ben 8 casi su 10. (il Giornale)

Giornata per il tumore pancreatico: a Modena continua la ricerca

Dopo due anni in autodromo, questa volta la manifestazione ha invece attraversato il centro storico. Per il terzo anno consecutivo, Imola ha mostrato il suo impegno nella lotta contro il tumore al pancreas con l’iniziativa Nastro Viola (il Resto del Carlino)

Si tiene giovedì 21 novembre alle 20 a Casnigo, presso il Teatro del Circolo Fratellanza, l’incontro convegno “Cancro al pancreas. Noi non aspettiamo” organizzato con il supporto dell’Associazione Amici dal Cuore Viola” nell’ambito del progetto locale “Insieme si può-Insieme Funziona 2024”. (MyValley.it)

Questo è inaccettabile e ci spinge a continuare le nostre ricerche in collaborazione con i colleghi della chirurgia dei trapianti, della radiologia, della chirurgia plastica e con i nostri anatomopatologi” ricorda il professor Dominici. (La Pressa)