Rifugiati siriani, il monito dell’Ue: “Sull’asilo la legge impone di valutare caso per caso”

Rifugiati siriani, il monito dell’Ue: “Sull’asilo la legge impone di valutare caso per caso”
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la Repubblica ESTERI

Né rimpatri di massa, né dinieghi di default, “le valutazioni vanno fatte caso per caso”. Mentre i Paesi europei, con l’eccezione di Spagna e pochi altri, voltano le spalle ai siriani, congelando l’esame delle richieste d’asilo, dalla Commissione europea arriva un richiamo. È forte, quanto i pilastri dell’Unione che neanche il nuovo Patto migrazione e asilo è riuscito a stravolgere: le richieste d’asilo non si possono negare a prescindere, anche se la “nuova Siria” dovesse essere riconosciuta come Paese sicuro. (la Repubblica)

Se ne è parlato anche su altre testate

Alla fine dello scorso anno, secondo i dati dell'Ufficio federale di statistica (UST), in Svizzera vivevano circa 28.000 cittadini siriani. Nel mondo ci sono oltre 6 milioni di rifugiati siriani. (Corriere del Ticino)

Ma la sinistra italiana non perde mai tempo per farsi riconoscere e comincia intanto a scatenare le proprie penne migliori per convocare i profughi siriani tutti qui mentre l’Europa – in molti paesi – avvia le pratiche per il rimpatrio di quelli che erano arrivati dal tempo di Assad. (Liberoquotidiano.it)

La caduta di Bashar al-Assad ha sollevato complesse questioni sul futuro dei milioni di rifugiati siriani fuggiti dalla guerra in Europa PUBBLICITÀ (Euronews Italiano)

La Siria non è un Paese sicuro, ma ai rifugiati siriani chiudiamo le porte

Che l’esame delle richieste d’asilo dei siriani sarebbe stato sospeso le commissioni, ovvero gli organi che si occupano della procedura, lo hanno scoperto leggendo i giornali o guardando la tv. Così ha congelato tutto prima di spiegare agli organi competenti come farlo. (il manifesto)

Secondo il premier britannico Keir Starmer è davvero troppo presto per togliere dalla lista dei gruppi catalogati come terroristi Hayat Tahrir al-Sham (Hts), la formazione islamo-nazionalista che ha guidato l’offensiva vittoriosa in Siria (il manifesto)

Mentre il ministro degli Esteri Tajani, dando voce a preoccupazioni diffuse, chiede ai nuovi governanti siriani garanzie di rispetto dei diritti delle minoranze, tra cui quelle cristiane, il governo italiano chiude le porte ai richiedenti asilo provenienti da quel Paese. (Avvenire)