Mussolini, sì alla mozione in Consiglio comunale: Salò revoca la cittadinanza al Duce
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Andrea Valle 27 febbraio 2025 Il Comune di Salò ha deciso di revocare la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini, che era datata 1924. La mozione, presentata dallla lista “Civica Salò” che fa parte della maggioranza di centrosinistra, è stata illustrata ieri sera dal consigliere Tiberio Evoli: «È doveroso esprimersi». La cittadina che si affaccia sulla sponda lombarda del Lago di Garda, capitale della Repubblica Sociale Italiana durante gli ultimi anni della Seconda guerra mondiale (Liberoquotidiano.it)
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Mercoledì sera il Consiglio comunale di Salò ha votato e approvato la revoca della cittadinanza onoraria a Benito Mussolini che gli era stata conferita, lì come in numerose altre località, senza particolari discussioni e su istanza dell’allora commissario prefettizio. (La Nuova Provincia - Asti)
Lo ribadisce la sezione codognese del Partito Democratico, che chiede di nuovo all’Esecutivo di centrodestra di votare la cancellazione del riconoscimento al Duce, concesso il 13 maggio del 1924 dall’allora assise consiliare "in piedi, all’unanimità e per acclamazione" e, secondo quanto risulta dall’archivio storico del Comune, mai revocato nel Dopoguerra. (IL GIORNO)
Anche Salò ha ritirato la cittadinanza onoraria conferita a Benito Mussolini oltre cent’anni fa, venti prima che lui ne facesse la capitale della Repubblica sociale italiana. (La Stampa)

«Mi vergogno di essere trevigiano», dice Giorgio De Nardi dopo aver aspramente criticato la maggioranza per non aver voluto togliere la cittadinanza onoraria a Benito Mussolini. «Vi dovreste vergognare voi per non essere venuti alle celebrazioni per il giorno del ricordo, lo scorso 10 febbraio», ribatte con un crescendo di toni rossiniano Guido Bertolazzi, capogruppo di FdI. (ilgazzettino.it)
Il Consiglio comunale ha votato ieri sera la revoca della cittadinanza concessa a Benito Mussolini nel 1924, esattamente un secolo fa. Un atto solo simbolico, forse, ma carico di significato in una città che per troppi anni ha convissuto con il fardello della sua storia. (LaC news24)
"Questa non è cancel culture, qui noi revochiamo una cittadinanza onoraria che è in contrasto con la Costituzione e lo statuto del Comune di Casalecchio", ha detto presentando la proposta in aula l’assessore agli Affari istituzionali, Cultura, Memoria e Pace, Andrea Gurioli. (il Resto del Carlino)