Cortei a Bologna, scontri tra antagonisti e polizia
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Tensione e scontri tra i manifestanti del corteo antifascista a Bologna e la polizia, in tenuta antisommossa, sulla scalinata del Pincio. Il gruppo, partito per protestare contro il presidio dei Patrioti vicino alla stazione, ha raggiunto rapidamente via Indipendenza, percorrendo via Irnerio. Ad un certo punto in tanti dal corteo antagonista si sono diretti con il volto coperto verso il parco della Montagnola fin sulla scalinata, dove c'è stato il contatto con le forze dell'ordine. (Il Piccolo)
La notizia riportata su altri media
In diretta da Bologna, due manifestazioni di segno opposto. "Riprendiamoci Bologna - Contro degrado, spaccio e violenza" è stata indetta dalla Rete dei Patrioti, con diverse associazioni di estrema destra, tra cui Casapound; l'itinerario previsto va da via Gramsci alla stazione. (La Stampa)
Noi siamo per tutte le libertà, per la libertà di manifestare, di esprimere la propria opinione, di dissentire ma non è libertà manifestare od esercitare idee, culture e pratiche che hanno come obiettivo quello di impedire a tutti gli altri di poterlo fare, che è il cuore del neofascismo. (articolo21)
BOLOGNA " In centinaia hanno risposto all'appello di Anpi e Cgil , che in piazza Nettuno si sono ritrovate per protestare contro il corteo di Casapound e della Rete dei patrioti previsto nel... (Virgilio)
"La mia totale solidarietà va agli uomini e alle donne delle Forze dell’Ordine - ha proseguito la presidente del Consiglio - che con fermezza e professionalità hanno affrontato i soliti violenti, tra lanci di petardi e sassi, rischiando la loro incolumità". (Liberoquotidiano.it)
Siamo qui per ribadire i nostri valori fondamentali". "Siamo qui accanto ai volti di chi ha fatto la Resistenza, sono valori da declinare al presente e al futuro. (Il Messaggero Veneto)
"Oggi pomeriggio a Bologna ancora una volta le forze di polizia, schierate a difesa della sicurezza pubblica e della libertà di manifestare, sono state oggetto di vergognose aggressioni e violenze da parte di gruppi di facinorosi. (La Gazzetta del Mezzogiorno)