Acca Larenzia, la Digos indaga sul saluto romano
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La Digos della Questura di Roma è al lavoro per identificare gli autori del 'saluto romano' in occasione della commemorazione per i 47 anni dell'eccidio di Acca Larenzia. La Digos - rende noto la Questura - sta visionando i filmati della manifestazione per identificare "coloro che si sono resi responsabili di condotte apologetiche del fascismo". Nel corso della commemorazione, organizzata da Casapound, cui hanno partecipato circa 1300 persone, è stato chiamato il "presente" ed è stato effettuato il saluto romano dalla maggior parte degli astanti. (Tuttosport)
La notizia riportata su altri media
La Procura di Roma è in attesa delle informative delle forze dell’ordine dopo i fatti accaduti durante la commemorazione di Acca Larenzia per la strage del 7 gennaio 1978. Nella giornata di ieri, infatti, oltre un migliaio di militanti appartenenti a movimenti di estrema destra hanno fatto saluti romani e risposto al richiamo dei nomi delle vittime con la parola d’ordine «Presente». (Open)
La manifestazione degli antifascisti ha finito per pubblicizzare quella dei ragazzi dì Gioventù Nazionale (sezione giovanile di Fratelli d’Italia), che erano molti di meno e che sono stati intervistati da tutti i media locali. (LecceSette)
Braccia tese e il rituale del ‘presente’. (Adnkronos)
A una settimana dalla rimozione da parte del Campidoglio della targa affissa illecitamente dai «camerati» in ricordo di Stefano Recchioni, uno dei tre ragazzi del Fronte della Gioventù vittime della strage di Acca Larentia, e alla vigilia della commemorazione dell'eccidio, è spuntata una nuova targa dedicata a Recchioni, morto durante gli scontri con la polizia che seguirono l'attentato alla sede Msi di via Acca Larentia a Roma (Corriere Roma)
A poche centinaia di metri dal luogo dove si radunano ogni anno i militanti neofascisti il 7 gennaio una manifestazione organizzata davanti al centro sociale Alberone per opporsi al rituale che vede spesso numerosi militanti eseguire il saluto romano (LAPRESSE)
Il giovane, un abitante del quartiere, è stato identificato dalle forze dell’ordine presenti e poi velocemente fatto andare via. “Viva la Costituzione italiana, viva la Resistenza!“. (LAPRESSE)