Attacco all’Iran, telefonata Netanyahu-Biden: “Condivisi alcuni dettagli”. Teheran: “Israele trascina la regione nella catastrofe”

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QUOTIDIANO NAZIONALE ESTERI

– Nel colloquio telefonico con il presidente Joe Biden, il premier israeliano Benyamin Netanyahu non ha presentato un piano completo per la risposta di Israele all'attacco iraniano del primo ottobre, ma i funzionari Usa si sono detti “soddisfatti” alla luce dei dettagli condivisi. Lo ha riferito la tv americana Abc aggiungendo che – stando a fonti statunitensi – il governo israeliano è aperto alle argomentazioni che gli sono state presentate, in particolare riguardo agli obiettivi da colpire in Iran. (QUOTIDIANO NAZIONALE)

La notizia riportata su altri giornali

"Come abbiamo fatto finora durante la guerra in tutte le altre aree, chiunque ci attaccherà verrà ferito e pagherà un prezzo", ha dichiarato Gallant. Il gabinetto di sicurezza israeliano si riunirà oggi per votare sulla risposta del paese all'attacco missilistico dell'Iran. (il Dolomiti)

Un discorso che ha subito catturato l’attenzione. Un «sapere» poi trasferito a chi deve colpire. (Corriere della Sera)

Paolo Di Canio non ha certo usato mezzi termini parlando del Manchester United e della decisione di cedere Scott McTominay. Intervenuto in un’intervista al quotidiano Il Mattino. Tra critiche pungenti e riflessioni sul mercato, ecco cosa ha detto. (Napolipiu.com)

Missili, incursori e jet contro l’Iran. Israele punta gli obiettivi militari

Un colloquio di circa 30 minuti che ha toccato vari punti, tra cui l'offensiva in Libano ma soprattutto la pianificazione della risposta all'Iran: il contenuto della telefonata, però, resterà classificato (il Giornale)

E anche le manovre di Reza Ciro Pahlavi, erede dell'ultimo scià che ha invitato le genti persiane a sollevarsi contro il governo khomeinista di Ali Khamenei Israele spera che una disfatta militare in caso di reazione diretta dello Stato Ebraico contro la Repubblica Islamica dopo i raid dell'1 ottobre causi il tracollo dell'Iran degli ayatollah. (Inside Over)

Il giorno dell’attacco all’Iran e di un pericoloso allargamento del conflitto sta arrivando. Questo scenario, però, va calibrato con la necessità di Israele di non rivelare troppi dettagli, e perfino con la strategia di alzare cortine fumogene veicolando informazioni non veritiere. (ilmessaggero.it)